Kurdistan. Dopo il referendum curdi isolati. Tillerson, ‘voto e risultati senza legittimità’

di Shorsh Surme –

A seguito del referendum con il quale il 92 per cento dei curdo-iracheni ha votato a favore dell’indipendenza della Regione autonoma, il governo sciita di Bagdad ha imposto il divieto ai voli internazionali da e per i due aeroporti del Kurdistan Irq. di Erbil e di Sulaymania, per cui al momento vi sono centinaia di passeggeri curdi che vorrebbero rientrare ne loro paese ma non possono ma non possono.
Questo è il riconoscimento del governo iracheno nei confronti della popolazione curda, che in due anni ha accolto più di un milione e mezzo di profughi arabi del centro e del sud dell’Iraq, in fuga dalla furia dell’Isis!
Anche la comunità internazionale sta lasciando solo il Kurdistan. Infatti il segretario di Stato Usa Rex Tillerson ha comunicato la decisione di Washington di non riconoscere il referendum del 25 settembre sottolineando che “Il voto e i risultati mancano di legittimità; noi continuiamo a sostenere un Iraq unito, federale, democratico e prospero”.
Quale prosperità, quale democrazia, in un paese che galleggia su petrolio ma lo stesso tempo manca tutto?
La cosa curiosa è che sia l’America sia l’Europa vogliano “l’Unità e l’integrità dell’Iraq”, dimenticando che il paese mediorientale è in realtà un prodotto inglese del 1921 e non è mai stato unito se non con ferro e fuoco da tutti i governi che si sono succeduti.
Non rimane altro ai dirigenti curdi se non quello di dichiarare l’indipendenza.
Ricordiamo che nel suo intervento del 24 settembre il presidente Masoud Barzani ha detto che “Erbil è disposto a continuare i negoziati, ma una volta che la gente sceglierà l’indipendenza, non ci sarà nulla che possa annullare quel voto”. E’ evidente che che Barzani intendeva il dialogo con Baghdad, ovvero la convivenza fra due stati amici.
Ieri nella quattro province curde Erbil, Sulaymania, Duhok e Halabja la popolazione è scesa in strada a sostegno dell’esito del referendum per l’indipendenza e ha liberato palloncini, simboli di pace e fratellanza.