Kurdistan Irq. Prosegue la repressione dei curdi: milizie anticostituzionali a Kirkuk

di Shorsh Surme

Il popolo curdo oltre a essere stato massacrato per anni dai regimi dittatoriali come quelli di Saddam Hussei, dello Scià di Persia, degli ayatollah, di tutti i governi Turchi che si sono succeduti negli anni e dei tiranni siriani al-Assad, padre e figlio, sta diventando oggi obiettivo e vittima degli sciiti e dei sunniti in Iraq.
Come ricorda Ludovico Cunzimu su storico.org, “Gli arabi nel VII secolo si resero presto conto della difficoltà che comportava il predominio su quelle terre, abitate da genti fiere della loro autonomia e capaci di difenderla con estremo coraggio. La difficile e lenta islamizzazione dei curdi non fu infatti priva di episodi efferati, come i numerosi eccidi di massa di cui furono vittime diversi villaggi che si erano opposti con tenacia al predominio islamico. Proprio l’elemento religioso ebbe un ruolo ricorrente nella storia di questo popolo. Nel corso dei secoli emergeranno figure dotate di forte personalità e carisma, non solo religioso, ma anche politico, gli “Shaikh”, guide spirituali delle confraternite religiose, che costituiranno un’altra ragione di frammentazione sociale e spesso anche politica”.
Senza dubbio la stragrande maggioranza del popolo curdo, l’80%, sono musulmani sunniti e appartengono alla dottrina della imam Shafi, il cui nome era Abū ʿAbd Allāh Muḥammad ibn Idrīs al-Shāfi, nato nel 767 dopo cristo: era stato un giurista e imam arabo.
Questo imam a differenza degli altri fu attivo in materia giuridica e il suo insegnamento alla fine portò alla scuola giuridica e fu considerato uno dei principali fondatori della giurisprudenza islamica, la quale sicuramente non piace ai fondamentalisti sia sunniti che agli sciiti.
Nonostante i curdi avessero cercato sempre di mediare tra questi due confessioni, gli sciiti e i sunniti sono in conflitto da oltre 1400 anni, in particolare in Iraq e in Iran; va notato che la maggior parte dei leader curdi politici e studiosi di religione islamica sono stati eliminati per mano dei governi iraniani sciita, non ultimo il leader del Partito Democratico del Kurdistan dell’Iran, Abdul Rahman Ghassemlou, nel 1992. Il suo predecessore, Abdurrahman Sharafkandi, fu assassinato dalle autorità della Repubblica Islamica dell’Iran nel 1989.
Oggi gli sciiti al governo in Iraq stanno facendo la stessa cosa, creando una milizie sciite come Hashd al-Shaabi o Unità di mobilitazione popolare in un quadro di anticostituizionalità in quanto la nuova Costituzione post-Hussein proibisce la creazione di milizie al di fuori dell’esercito federale. Tali milizie stanno distruggendo tutto quello che c’è di curdo nella città a maggioranza curda di Kirkuk, e negli ultimi giorni stanno bruciando migliaia di ettari di terreno coltivato dei curdi. Come se dice da quelle parti, “Con il vento e la pioggia diminuisce l’età della Neve”.