La Cina minaccia Taiwan. Wu, ‘dobbiamo prepararci allo scontro armato’

di Enrico Oliari

E’ altissima la tensione nello Stretto di Formosa, dove da mesi la Cina si esprime in una concreta minaccia nei confronti di Taiwan inviando navi nucleari e aerei da guerra. Solo pochi giorni fa 28 tra caccia J-16 e J-11 hanno fatto un’incursione nella zona di identificazione aerea di Taiwan, una prova di forza che preoccupa e che si aggiunge alle molte iniziative simili che si registrano in tutto il Mar Cinese Meridionale, dove sussistono numerosi territori contesi e dove il governo di Pechino ha istituito isole artificiali a scopo militare.
Della minaccia cinese a Taiwan se ne è parlato anche al G7, e da tempo gli Usa hanno rifornito l’isola di F-16 e batterie missilistiche da difesa, mentre continua l’invio nell’area di navi alleate allo scopo di persuadere Pechino da ogni iniziativa bellica.
La Repubblica di Cina (Taipei) e la Repubblica Popolare Cinese (Pechino) si considerano a vicenda secessioniste dopo che nel 1949 fu sconfitto il Kuomintang e Taipei venne proclamata capitale di tutta la Cina.
L’esistenza di due “Cine” non è mai andata giù al Partito Comunista Cinese, e nel luglio dello scorso anno nel programma di politica estera del Libro Bianco, aggiornato con cadenza anche se non regolare, Pechino ha nuovamente sottolineato la necessità che la Repubblica di Cina ritorni alla Repubblica Popolare Cinese anche attraverso l’uso offensivo dello strumento militare
Quelle cinesi non sarebbero quindi semplici esercitazioni, almeno per il governo di Taipei, ed oggi il ministro degli Esteri taiwanese Joseph Wu ha affermato la necessità di prepararsi a uno scontro armato, in chiave difensiva. Per il capo della diplomazia lo scopo di Pechino sarebbe non solo l’annessione di Taiwan, ma anche quello di “dare un segnale forte agli alleati occidentali”, per cui “Non possiamo correre rischi, dobbiamo essere preparati”. Anche perché “quando il governo cinese dice che non rinuncerà all’uso della forza e conduce esercitazioni militari intorno a Taiwan, preferiamo credere che faccia sul serio”.
Va detto che dopo l’entrata all’Onu della Cina quasi tutti i paesi hanno levato il riconoscimento a Taiwan, ma questo non toglie che difficilmente verrebbe tollerata dagli Usa, dalla Gran Bretagna e dagli alleati l’annessione di Taiwan.