La NATO istituisce uno scudo aereo per difendere l’Europa

di Andrea Grelloni

Lo scorso 13 ottobre a Bruxelles i rappresentanti dei ministeri della Difesa di 14 Paesi della NATO, con l’aggiunta della Finlandia, hanno sottoscritto una lettera di intenti attraverso cui procedere alla realizzazione di uno scudo aereo a protezione del territorio europeo.
Il progetto, denominato European Sky Shield Initiative, è stato avanzato su impulso tedesco e all’atto pratico mira a costituire un sistema integrato di difesa aerea e missilistica in Europa, mediante il comune acquisto di assetti e missili, volti a neutralizzare per tempo le minacce provenienti dallo spazio aereo.
I Paesi firmatari del documento sono l’avanguardia di questo progetto, il quale è aperto all’inclusione di nuovi membri interessati a collaborare, pertanto è prevedibile un ulteriore allargamento nel prossimo futuro.
Per quanto concerne l’Italia, alle prese con la formazione di un nuovo governo, la decisione sull’adesione spetterà all’esecutivo che si insedierà a Roma.
La minaccia rappresentata dalla Federazione Russa, resa ancora più evidente dall’attacco condotto ai danni dell’Ucraina, ha indotto la NATO a rafforzare maggiormente i propri piani di difesa per essere pronta a reagire ad ogni eventualità e minaccia, ed è in quest’ottica di difesa integrata la modalità migliore per garantire la sicurezza della regione euro-atlantica.