La Russia taglia il gas per l’Europa. Intesa di von der Leyen con Egitto e Israele

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Per la seconda volta in pochi giorni la Gazprom, il colosso russo dell’energia, ha comunicato un taglio delle forniture di gas verso l’Europa, del 15% verso Eni, un’iniziativa da leggersi nel botta e risposta delle sanzioni per la guerra e il supporto dato all’Ucraina. Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha comunque comunicato che “l’andamento dei flussi di gas è costantemente monitorato in collaborazione con gli operatori e che al momento non si riscontrano criticità”, come ha riportato l’Ansa. Anche il flusso di gas verso la Germania è stato ridotto, prima a 100 milioni di metri cubi al giorno attraverso il Nord Stream, poi oggi a 67.
Per Tim McPhie, portavoce della Commissione Ue, “Non non vi è al momento segnale di rischio sulle forniture energetiche”, “c’è un monitoraggio in corso e ci sono i preparativi per far fronte al prossimo inverno”.
La parola d’ordine è quindi “diversificare”, e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha firmato un’intesa che vedrà Israele esportare il gas in Egitto, lì liquefarlo per poi esportarlo in Europa.
Alla cerimonia di firma del memorandum, al Cairo, il ministro israeliano dell’Energia, Karine Elharrar, ha affermato che “Oggi facciamo la storia. Oggi Egitto e Israele decidono di condividere il loro gas naturale con l’Europa ed di portare aiuto nella crisi energetica”.