Lesotho. Il premier Thomas Thabane è in bilico tra guai giudiziari e crisi economica

di Alberto Galvi

Nei giorni scorsi la first lady del Lesotho Maesaiah Thabane è stata arrestata dai poliziotti dopo un mese di latitanza con l’accusa di omicidio nei confronti della ex first lady Lipolelo Thabane.
Un mandato di arresto era stato emesso il giorno in cui era fuggita dal paese dopo essersi rifiutata di farsi interrogare dalla polizia in merito all’omicidio dell’ex moglie del premier Thomas Thabane. Maesaiah Thabane è stata arrestata al confine con il Sudafrica a seguito di un accordo tra il suo avvocato e la polizia.
Thomas Thabane ha sposato la sua attuale moglie circa 2 mesi dopo la morte della Lipolelo Thabane. Né il primo ministro né sua moglie Maesaiah hanno commentato pubblicamente le accuse del loro coinvolgimento nell’omicidio.  Nonostante la loro separazione, la donna era ancora legalmente considerata sua moglie, il che significa che avrebbe continuato a trarre vantaggio dai benefici associati alla sua posizione.
L’omicidio della Lipolelo Thabane è stato inizialmente attribuito a degli uomini armati ma non bene identificati. Un’indagine della polizia ha scoperto poi dei documenti che collegavano il suo cellulare a una chiamata fatta a qualcuno sulla scena del crimine.
Il primo ministro ha annunciato il mese scorso che stava pianificando di dimettersi dopo che il partito al governo dell’ABC (All Basotho Convention) lo ha ritenuto non idoneo a guidare il paese. Il premier non ha specificato quando si sarebbe dimesso. Circa 2 settimane fa, la polizia lo ha interrogato in seguito al presunto uso del suo telefono cellulare per comunicare con chiunque fosse sul luogo dell’omicidio.
La defunta signora Thabane è stata uccisa a colpi di arma da fuoco nella capitale, Maseru, 2 giorni prima della cerimonia di insediamento del premier Thomas Thabane nel 2017. All’epoca, la coppia era nel bel mezzo di un complicato divorzio e il premier viveva con Maesaiah.
La polizia del Lesotho ha poi interrogato Maesaiah Thabane in relazione all’omicidio della Lipolelo Thabane nel 2017. Alla fine è stata poi denunciata anche se gli è stata concessa la cauzione.
Nel frattempo l’Alta Corte ha dovuto ascoltare la richiesta del commissario di polizia Holomo Molibeli, per impedire al Primo Ministro di consigliare al re del Lesotho Letsie III di inviare il funzionario di polizia in pensione anticipata. Il commissario di polizia nelle ultime settimane aveva sfidato con successo gli sforzi del premier per farlo sospendere e mandarlo in congedo forzato.
Ricordiamo che Lesotho è una piccola nazione dell’Africa meridionale e il suo monarca non ha poteri costituzionali per risolvere controversie che potrebbero sorgere tra diverse fazioni politiche o tra settori della popolazione e dei loro leader politici.
Il premier è stato recentemente anche al centro di una lotta di potere contro il suo vice Nqosa Mahao del partito ABC. Il paese sta vivendo mesi difficili, con molti scioperi da parte di insegnanti, infermieri e operai, che chiedono aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro.
Negli ultimi mesi anche magistrati e medici hanno citato in giudizio il governo per ottenere migliori condizioni occupazionali. Inoltre a livello economico il paese africano sta vivendo uno dei periodi peggiori di siccità degli ultimi anni con aree rurali colpite dalla carestia, che ha portato a un forte calo della produzione alimentare.
Intanto il premier Thomas Thabane, è stato accusato sia dal partito di governo dell’ABC sia da quello dell’opposizione dell’ACP (Alliance of Congress Parties) di ostacolare le indagini sull’omicidio della sua ex moglie e questo scandalo potrebbe segnare la fine della sua carriera politica.