Lesotho. Thomas Thabane si è dimesso da premier dopo la sfiducia del suo governo

di Alberto Galvi

Nei giorni scorsi nel regno del Lesotho è caduto il governo del primo ministro Thomas Thabane dopo che 3 dei 4 partiti della maggioranza hanno ritirato il loro sostegno all’ottantenne premier.
Thabane è stato accusato, assieme all’attuale consorte dell’uccisione dell’ex moglie nel 2017.Quando è stata uccisa la prima moglie, la coppia stava attraversando un divorzio molto complicato.
Lipolelo è stata assassinata a colpi di arma da fuoco davanti alla sua casa nella capitale Maseru. L’attuale moglie di Thabane, Maesaiah, che lo ha sposato alcuni mesi dopo la morte della prima moglie, è accusata del suo omicidio. Il primo ministro è stato anche egli sospettato di omicidio, ma non è stato formalmente accusato.
Thabane è stato primo ministro tra il 2012 e il febbraio 2015 quando una divisione all’interno della coalizione di governo che lo sosteneva lo ha portato ad elezioni anticipate.
Dopo il voto nel febbraio del 2017 Thabane è tornato al potere come capo della coalizione guidata dall’ABC (All Basotho Convention), che è stata sostenuta da 3 partiti politici minori.
La scorsa settimana il re Letsie III ha approvato una legge che impediva al premier di sciogliere il parlamento e di convocare le elezioni anticipate in caso di voto di sfiducia nei suoi confronti.
Inoltre con questa legge Thabane, in caso di voto di sfiducia, non avrebbe potuto avere altra scelta che lasciare l’incarico. La sfiducia è arrivata dai partiti BNP (Basotho National Party) e RCL (Reformed Congress of Lesotho) che lo hanno fin qui sostenuto compreso l’ABC.
Lo scorso marzo Thabane aveva sospeso il parlamento in quanto aveva approvato un disegno di legge che gli proibiva di convocare nuove elezioni se fosse stato sfiduciato.
La Corte costituzionale del Lesotho lo scorso 19 aprile ha revocato la decisione di Thabane di sospendere le funzioni del parlamento.
Come contromossa il premier ha mandato nelle strade della capitale Maseru l’esercito sostenendo che era in atto un colpo di Stato e che l’ordine sarebbe stato ripristinato.
Ricordiamo che Lesotho è indipendente dal Regno Unito dal 1966 e da allora ci sono stati diversi colpi di Stato in questo regno instabile politicamente.
Il vecchio premier il giorno dopo ha preso un accordo con i partiti dell’opposizione con la mediazione del Sudafrica al fine di evitargli l’accusa e il successivo processo per l’omicidio della moglie, in cambio di immediate dimissioni.
Gli avvocati del premier hanno sostenuto che secondo la legge il primo ministro avrebbe dovuto avere l’immunità dall’accusa. Questa soluzione però non è chiara se è parte o meno dei negoziati per le sue dimissioni dall’incarico.
Il premier ha annunciato che si sarebbe dimesso alla fine di luglio, ma per i suoi avversari non sarebbe stato abbastanza presto.
Il portavoce dell’Assemblea Nazionale Sephiri Motanyane ha dichiarato che il primo ministro dovrà dimettersi entro il 22 maggio e che sarà nominato un nuovo governo nelle successive 2 settimane.
Il parlamento si riunirà la prossima settimana per nominare un nuovo premier. Il ministro delle finanze Moeketsi Majoro è stato candidato dalla coalizione al potere dell’ABC per succedere al vecchio premier.