Letta a NG, ‘Macron sbaglia su Stx ma si giudica a fine mandato’ e sui migranti, ‘Gentiloni fa il massimo’

di Notizie Geopolitiche – 

L’elezione a presidente della repubblica francese del liberale Emmanuel Macron, uscito vincitore dal ballottaggio del 14 maggio scorso contro la candidata dell’estrema destra Marine Le Pen, è stata accolta con grande entusiasmo, sia dai suoi sostenitori in patria che dai molti residenti negli altri paesi europei, che hanno visto in lui una speranza per rilanciare le idee del liberalismo e dell’europeismo.
Il giorno del suo insediamento, al posto della tradizionale Marsigliese, l’inno francese, sono invece suonate per la prima volta le note dell’Inno alla Gioia, ossia quello dell’Unione Europea, al fine di dare un segnale inequivocabile di sostegno al percorso di rafforzamento e di rinnovamento dell’Ue.
Dopo pochi mesi di governo, l’alto livello di popolarità di cui godeva Macron ha subito però, secondo i sondaggi, un brusco calo, legato forse anche alle grandi aspettative che gli elettori avevano riposto nel neo presidente, andate poi deluse. A questo si aggiunge poi la questione riguardante la nazionalizzazione dei cantieri navali Stx, per evitare che questi finissero nelle mani dell’italiana Fincantieri, la quale si era aggiudicata la quota di maggioranza in una regolare asta; una mossa più vicina alle politiche stataliste della Le Pen che a quelle di un governo liberale, soprattutto a fronte della spesa della cifra non indifferente di 80 miliardi di euro per portare a compimento l’acquisto dell’azienda.
A margine della Lectio degasperiana tenuta a Pieve Tesino, Notizie Geopolitiche ne ha parlato con Enrico Letta, già Presidente del Consiglio italiano ed ora preside della Paris School of International Affairs dell’Università parigina SciencesPo.
Quando Macron è stato eletto presidente della Francia godeva di un livello di consenso elevatissimo e la sua vittoria è stata accolta con un’ondata di euforia; adesso però la sua popolarità ha visto un brusco calo, lei cosa ne pensa?
Secondo me non bisogna né dare retta agli eccessi verso l’alto né a quelli verso il basso del favore popolare, nel senso che ci sono oggi dei sommovimenti dell’opinione pubblica mentre i giudizi vanno invece dati alla fine dei percorsi politici e dei mandati; così come un eccesso di entusiasmo iniziale forse era ingiustificato, un calo nei sondaggi non è sinonimo di un crollo. Macron andrà giudicato alla fine di un periodo più lungo e non credo si possano trarre conclusioni basandosi sulle oscillazioni di popolarità.
Come giudica invece il modo in cui Macron ha gestito la questione riguardante il tentato acquisto dei cantieri navali Stx da parte dell’italiana Fincantieri?
Trovo che la scelta di nazionalizzare Stx sia una decisione sbagliata, principalmente perché non è il metodo giusto per rendere competitivo il sistema dei cantieri navali francesi e non è nemmeno il percorso da seguire per rilanciare la cantieristica europea, che sarebbe semmai quello di un’integrazione che, mettendo assieme i cantieri francesi e quelli italiani, potrebbe far nascere una specie di Airbus del mare e battere la vera concorrenza, che è quella coreana. A farsi la guerra tra noi e i francesi non ci si rende conto che i veri concorrenti sono i coreani ed il resto del mondo, quindi bisogna unirsi non dividersi.
Come reputa invece le politiche che sta applicando il premier Paolo Gentiloni per far fronte al problema immigrazione?
Il problema è molto complicato ed è difficile esprimerlo in poche parole, ma mi sembra che Gentiloni stia facendo il massimo in una situazione in cui c’è bisogno di una cooperazione europea che oggettivamente oggi non si vede, nel senso che non c’è negli altri paesi europei, ad esclusione di pochi come la Germania, una sufficiente comprensione del fatto che, per risolvere il problema, è necessario un salto di qualità rispetto alle modalità con le quali esso viene gestito attualmente dal concerto dei paesi europei.