Libano. La campagna italiana “Together against Covid” si estende agli ospedali della regione

L’impegno dei peacekeepers Italiani della “Taurinense” si estende alle strutture ospedaliere.

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La lotta al Covid-19 continua ad essere l’obiettivo principale nel supporto alla popolazione Libanese da parte dei peacekeepers del Sector West di Unifil, a guida Brigata Alpina “Taurinense”, che dallo scorso marzo sono impegnati a promuovere la sicurezza contro il virus attraverso la campagna “Together against Covid”.
La consegna di un grande quantitativo di dispositivi di protezione individuale, di materiale sanitario e medicinali a due strutture ospedaliere governative a Tibnin e Bint Jubayl ha di fatto esteso alle strutture ospedaliere della regione il supporto dei caschi blu a comando italiano alla popolazione libanese.
Contestualmente, proseguendo il dialogo e il confronto con la leadership locale, il Generale di Brigata Davide Scalabrin, Comandante del Sector West, ha incontrato negli ultimi giorni le principali autorità civili e religiose delle Unioni delle Municipalità di Tiro, Bint Jubayl e Tibnin, sulle quali si estende l’area di responsabilità italiana, che hanno unanimemente espresso vivo apprezzamento per lo sforzo compiuto dai militari italiani nel sostenere tangibilmente le comunità locali, nonostante il complesso periodo economico e sociale che sta vivendo il Libano.
Nel corso degli incontri con le autorità religiose di fede cristiana il Generale Scalabrin ha voluto rivolgere un pensiero di auguri in occasione delle prossime festività Pasquali che, a differenza del passato, non potranno vedere i consueti momenti di aggregazione tra la comunità libanese e quella di UNIFIL.
Nondimeno, nel corso dei due primi mesi di mandato, gli Alpini e i Dragoni della Taurinense, attuando i protocolli previsti per il contenimento del contagio da Covid-19, hanno operato per garantire le attività di controllo e di monitoraggio della cessazione delle ostilità in esito al mandato della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, mediante continui pattugliamenti nel settore, coordinando l’impiego delle Unità malesi, ghanesi, irlandesi e coreane sotto il comando italiano.