Libano. Proteste antigovernative: 400 feriti. Diab non riesce a formare il governo

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Gravi scontri ieri a Beirut in occasione dell’ennesima giornata di proteste antigovernative. Il presidente della Repubblica Michel Aoun e il premier uscente Saad Hariri hanno chiesto l’intervento dell’esercito per la calca che stava cercando di sfondare le barriere di sicurezza del Parlamento, ed il bilancio finale è stato di oltre 400 feriti.
Il Libano è nel pieno di una pesante crisi economica che si sta traducendo in una drastica svalutazione della lira e in un’impennata della disoccupazione e del costo della vita, il tutto mente il premier incaricato Hassan Diab, espressione della coalizione di partiti confessionali guidati dagli Hezbollah filo-iraniani, da un mese non riesce a formare il governo a causa dei contrasti interni alla maggioranza.
Le proteste si ripetono in Libano ormai da diverse settimane: viene puntato il dito verso la corruzione e la disoccupazione, ed a poco sono valse finora le misure intraprese dal governo come il taglio dei costi della politica. Hariri si è dimesso tra le urla della folla alla fine di ottobre.