Liberia. In centinaia si sono riuniti per manifestare contro il presidente George Weah

di Alberto Galvi

In un sobborgo di Monrovia, capitale della Liberia, centinaia di persone si sono riunite per manifestare contro il presidente George Weah. Molti dei manifestanti indossavano magliette stampate con il volto di Alexander Cummings, che sta sfidando Weah per la presidenza sotto la bandiera dell’ANC (Alternative National Congress), in vista delle elezioni del 2023.
Il raduno è stato organizzato da una coalizione dei quattro maggiori partiti di opposizione della Liberia, ma le controversie interne hanno portato tutti tranne uno, l’ANC, a ritirarsi all’ultimo minuto. Lewis Brown, un importante politico liberiano e membro dei governi degli ex presidenti Ellen Johnson Sirleaf e Charles Taylor, è stato il principale organizzatore dell’evento.
Durante i cinque anni di presidenza di Weah hanno avuto luogo grandi proteste sporadicamente, ma questa è stata organizzata dall’opposizione mentre il paese è alle prese con l’aumento dei prezzi e la carenza di beni di prima necessità. Inoltre i liberiani devono combattere quotidianamente con l’aumento del prezzo del carburante legato alla guerra in Ucraina e alle ricadute della pandemia di Covid-19.
Il leader della coalizione di opposizione CPP (Collaborating Political Parties) e potenziale candidato alla presidenza, Lewis Brown, ha accusato il presidente Weah di fallimento. La coalizione CPP è formata dai seguenti partiti: ANC, UP (Unity Party), LP (Liberty Party) e ALP (All Liberian Party).
Durante sette settimane di assenza dal paese il presidente Weah ha visitato il Qatar per vedere suo figlio, Timothy Weah, giocare per la squadra statunitense nella Coppa del mondo, e ha partecipato a Washington a un vertice Usa-Africa. I liberiani sceglieranno nell’ottobre 2023 un nuovo presidente e un nuovo Parlamento.