Libia. 7mila migranti al Centro di detenzione di Sabratha: i miliziani locali li stavano per imbarcare per l’Italia

di Vanessa Tomassini –

Le forze anti Isis facenti capo al presidente del Consiglio di Tripoli, Fayez al-Serraj, hanno ripreso pieno controllo della città di Sabratha (vedi). Tuttavia Basem Gharabli, responsabile della lotta l’immigrazione illegale, ha riferito del rinvenimento a Sabratha di 6mila migranti che i miliziani di Amu Ahmed Dabashi avevano ammassato e a cui avevano garantito il famigerato viaggio in mare verso l’Italia. Di questi 6mila ieri, poco prima delle 16.00 ora locale, 508 migranti sono stati trasferiti al Centro di detenzione migranti governativo di Dahman, in Sabratha, come ci spiega Alì Emgaidesh, capo della Migrace Organization che sta aiutando a fornire cibo, vestiti e medicine.

“Dopo le 16.00 sono stati trasferiti su ordine dell’autorità anti-immigrazione altri 2.500. Oggi altri 4mila. E il numero totale supera i 7mila migranti”, ci spiega Alì, che sulla pagina Facebook dell’associazione scrive: “sono giornate difficili al Centro di detenzione legale di Dahman, pubblicando le foto di donne e bambini, arrivati a Sabratha da tutto il Continente.

“Il cibo e l’acqua scarseggiano”, ci dice Alì. “Alcune provvigioni – aggiunge – sono donate da noi e dalla Comunità locale, ma tutto questo è solamente una goccia nel secchio”. Migrace Organization ha iniziato le sue attività nel 2016, collabora fortemente con l’Agenzia per i Rifugiati delle Nazioni Unite (Unhcr) e con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim). “Noi stiamo lavorando nella regione occidentale della Libia, siamo a Zawiya, Subratha, Zwara, Zintan e Geryan. In particolare ci occupiamo di ricerca e monitoraggio dell’immigrazione. Siamo nella lista dei fornitori di Om e stiamo facendo di tutto per il miglioramento del punto di disimbarco di Marsa Deela e per il centro di detenzione di Abu Issa”, ci spiega Alì.

Durante la recente visita dell’Alto presidente del Consiglio di Stato libico, Abdulrahman Swehli, a Roma il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelino Alfano ha dichiarato che il governo ha stanziato “risorse per 6 milioni di euro, per un intervento di affiancamento umanitario all’Unhcr e all’Oim”. Secondo Alì, “ora che Ahmed al-Dabbash ha perso, sarà ancora più facile fermare l’immigrazione”. Ma serve un aiuto concreto ed immediato.