Libia. Accordo in Marocco per la gestione della sovranità del paese

di Marco Baratto

Al termine degli incontri svoltesi a Bouznika, i rappresentanti dell’Alto consiglio libico e del Parlamento di Tobrouk sono pervenuti ad un accordo globale sulla modalità di gestione della sovranità del paese. Entrambe le parti hanno sottolineato il clima di fratellanza e amichevole che ha predominato in tutti gli incontri, atmosfera che il Marocco ha contribuito ha realizzare, non imponendo un’agenda su temi prefissati ma lasciando che le parti si potessero incontrare in uno spazio neutrale e tranquillo. Entrambe le parti hanno convenuto sul sostegno delle Nazioni Unite e della comunità internazionale agli sforzi del Regno del Marocco nel perseguimento della sua azione di pacificazione della questione libica, cosa di cui è stato ringraziato il sovrano marocchino Mohammed VI.
Una dialogo nel quadro delle Nazioni Unite che ha permesso alle parti in causa di trovare una volontà comune di costruire una nazione libica che sia libera, indipendente e pienamente sovrana. Mohammed VI ha fortemente voluto questo dialogo perché coscio che la stabilità della Libia rappresenti un grande punto a favore non solo di una nazione sorella: una Libia unita e sovrana potrà rilanciare appieno le istituzioni regionali come l’unione del Magreb arabo.
Lo spazio di dialogo offerto dal Marocco deve necessariamente essere sostenuto da tutta la comunità internazionale, ed è uno sforzo per il bene e la sicurezza del Mediterraneo; rappresentare un punto di partenza per rilanciare anche altre istituzioni sovranazionali come l’unione mediterranea. Inoltre l’iniziativa del re di mettere a disposizione il Marocco come spazio dove le parti della causa libica potessero trovare un punto di avvio del percorso di pace segna una vittoria del mondo arabo e, se dovesse realizzarsi la pace in Libia, per la prima volta si dimorerebbe la capacità autoctona di risolvere al proprio interno, e nel quadro delle Nazioni Unite, i problemi senza la necessità di ricorrere a Nazioni esterne al mondo arabo stesso.

Comunicato congiunto

a cura di Belkassem Yassine –

Le delegazioni libiche dell’Alto Consiglio di Stato libico e del Parlamento di Tobruk hanno dichiarato giovedì a Bouznika in Marocco, al termine delle loro riunioni nel quadro del dialogo libico, di aver “raggiunto un accordo globale sui criteri e i meccanismi trasparenti e obiettivi per occupare i posti di sovranità”.
Entrambe le parti hanno inoltre convenuto di proseguire tale dialogo e di riprendere le riunioni nell’ultima settimana di questo mese al fine di completare le misure necessarie per garantire l’applicazione e l’attivazione di tale accordo, come sottolineato nel comunicato finale congiunto letto da Driss Omran della Camera dei rappresentanti libica, in presenza del ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini Residenti all’Estero, Nasser Bourita.
Le due parti hanno invitato l’ONU e la comunità internazionale a sostenere gli sforzi del Marocco volti a creare le condizioni adeguate e un clima propizio per giungere a una soluzione politica globale in Libia, rinnovando i loro “ringraziamenti e la loro gratitudine al Regno del Marocco e a Sua Maestà Re Mohammed VI per il sostegno e l’assistenza al fine di superare la crisi libica e realizzare le speranze del popolo libico e le sue aspirazioni di costruire uno Stato civile e democratico che gode della pace, della sicurezza e della stabilità”.
Hanno inoltre affermato che le loro riunioni, svoltesi in “un’atmosfera amichevole e fraterna caratterizzata dalla comprensione e dal consenso”, intervengono dalla loro consapevolezza dell’attuale situazione del paese, a vari livelli, una situazione estremamente pericolosa che minaccia la sicurezza, l’integrità territoriale e la sovranità dello Stato, nata dagli interventi esteri negativi che ritraggono le guerre e gli allineamenti regionali e ideologici.
Entrambe le parti hanno inoltre sottolineato che tali riunioni sono organizzate in applicazione dell’articolo 15 dell’accordo politico libico concluso a Skhirat e in conformità delle conclusioni della conferenza di Berlino a sostegno della soluzione politica e sulla base delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU e sono state motivate dalla loro consapevolezza delle pericolose ripercussioni della divisione politica e istituzionale che ha fatto sì che il cittadino abbia perso fiducia nel ruolo delle istituzioni legislative, esecutive e di controllo a causa delle cattive condizioni di vita a tutti i livelli.