Libia. Ahmed Gaddaf al-Dam al Consiglio Onu, ‘siete voi la causa delle sofferenze del Paese’

a cura di Vanessa Tomassini

Mentre è in corso la seduta del Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla crisi Libica, Ahmed Gaddaf al-Dam, cugino di Muhammar Gheddafi, già inviato in Egitto ed oggi rappresentante del Fronte di Lotta Nazionale, ha emesso una nota polemica in cui si legge che “Quelli che partecipano questa sera al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sono la causa delle sofferenze che affliggono oggi la Libia. Prima di tutto questo dibattito sterile, avrebbero dovuto scusarsi con l’Africa e soprattutto con il popolo libico; vogliono uccidere un sogno e non funzionerà. Siete voi quelli che hanno preso una decisione irresponsabile nel 2011 senza costi aggiuntivi per inviare una commissione di inchiesta a scoprire cosa stava succedendo e siete stati pronti a chiedere la deposizione di Gheddafi. Il ministro degli Esteri britannico ha detto che è partito per il Venezuela, ma stava partecipando a questa guerra psicologica contro il popolo libico. Avete inviato paracadutisti e “diplomatici” su Bengasi per uccidere i manifestanti. Come avete mandato dal sionista “Bernard Levy” affinché gli idioti sostenessero il “tradimento nazionale” ed avete respinto tutto quello che abbiamo sollevato sulle soluzioni pacifiche. E avete lasciato che i libici venissero uccisi con il primo attacco coraggioso oltre i confini di Bengasi ancor prima che arrivasse la decisione del Consiglio di Sicurezza. Siete stati voi a muovere le flotte che distruggevano le forze di terra, mare, difesa aerea, aeroporti civili e porti marittimi. Nemmeno templi e moschee sono stati risparmiati. Siete stati voi ad uccidere decine di migliaia di donne e bambini. I vostri missili sono quelli che istituiscono i governi fantoccio e le spie per distruggere ciò che è rimasto, i tuoi aerei hanno fatto da copertura per tutti i mercenari e gli estremisti che riversano la loro lava sul suolo della patria sul nostro coraggioso esercito. Come può credere l’Africa ancora una volta alle lacrime questa sera? Forse la risposta è arrivata dagli studenti dell’Università di Ouagadougou che hanno incontrato il presidente francese, Emmanuel Macron, sui crimini della Francia in Libia. I re e le tribù dell’Africa ora hanno un nuovo intervento e nuovi argomenti, spero che la responsabilità della Libia sia la responsabilità di un summit africano urgentemente. Ciò che chiediamo oggi è affrontare la situazione in conformità con la Carta dell’Unione africana. È ora delle vostre scuse e “fermarti da noi” da Baghdad a Tangeri, attraverso tutte le stazioni di distruzione di cui voi siete la causa, o la copertura”.