Libia. al-Serraj a Conte, ‘apprezziamo ruolo dell’Italia, cessate-il-fuoco se Haftar si ritira’

di Vanessa Tomassini

Il presidente del Consiglio del Governo libico di Accordo Nazionale, Fayez al-Serraj, è stato ricevuto oggi a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. La visita segue quella del feldmaresciallo Khalifa Haftar, a Roma, di tre giorni fa. “Siamo estremamente preoccupati per l’escalation” in Libia, ha commentato Conte durante la conferenza stampa congiunta, al termine del bilaterale. “Gli ultimi sviluppi stanno rendendo il paese una polveriera con forti ripercussioni, temiamo, sull’intera regione”, ha aggiunto il presidente del Consiglio, sottolineando la necessità di fermare il conflitto interno e le interferenze esterne, che come abbiamo già scritto, rischiano di superare il coinvolgimento delle parti nazionali.
“L’Italia ha sempre linearmente, coerentemente lavorato per una soluzione politica, per contrastare l’opzione militare, ritenendo l’opzione politica l’unica prospettiva che possa garantire al popolo libico benessere e prosperità. Non abbiamo altri obiettivi, non abbiamo agende nascoste”, ha evidenziando Conte, rivendicando un’azione coerente e lineare nel linguaggio, nelle azioni e negli obiettivi. “Ci adopereremo sempre più per un coinvolgimento ancor maggiore dell’Unione europea perché siamo convinti che questo intervento offra la massima garanzia di non rimettere le sorti future del popolo libico alla volontà di singoli attori”. Conte ha rivelato inoltri di lavorare “costantemente, in coordinamento con il ministro Di Maio, per l’obiettivo immediato del cessate-il-fuoco e per indirizzare il conflitto verso una soluzione politica”.
“Ho rappresentato con forza questa posizione anche al generale Haftar al quale ho espresso tutta la mia costernazione per l’attacco del 4 gennaio scorso a Tripoli all’accademia militare“, ha dichiarato Conte garantendo che l’Italia continuerà a lavorare in modo convinto e determinato a sostegno del popolo libico, per offrire tutte le garanzie per un futuro di pace, stabilità e benessere.
al-Serraj da parte sua ha detto di aver “avuto modo di apprezzare il ruolo dell’Italia in questo dossier”, sottolineando che “l’attacco di Haftar crea un impedimento anche all’organizzazione della conferenza di Berlino, che punta al raggiungimento di una soluzione politica”. Il premier libico ha confermato di accogliere con piacere l’iniziativa di Russia e Turchia per un cessate-il-fuoco, che dovrebbe scattare a mezzanotte: “Siamo sempre disponibili ad accogliere qualsiasi tipo di iniziativa possa andare in questa direzione”, ha affermato al-Serraj, precisando che “la condizione è il ritiro della parte che attacca, che non sembra disponibile a ciò”.
Nelle scorse ore il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha dichiarato a tal proposito che Ankara non vede alcun problema nella partecipazione del comandante in capo all’esercito nazionale (LNA), il generale Khalifa Haftar, nel formulare una soluzione politica in Libia, purché aderisca al cessate-il-fuoco. Il ministro ha anche confermato che la Turchia, durante i dialoghi con il Cremlino, ha chiesto al presidente Vladimir Putin di fare pressioni su Haftar affinché accetti l’iniziativa di tregua. Lo stesso presidente russo ha ricevuto oggi a Mosca la cancelliera tedesca Angela Merkel, mentre domani il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, è atteso in Tunisia. Conte invece sarà lunedì in Turchia e martedì in Egitto.

Articolo in media partnership con SpecialeLibia.