Libia. Crisi del carburante, prima causa il contrabbando

di Giuseppe Gagliano

E’ crisi di carburanti in Libia, dove il ministro degli Interni del governo di unità nazionale, Emad al-Trabelsi, ha identificato il contrabbando come la causa principale di questa emergenza. Le operazioni di contrabbando nella regione occidentale, secondo al-Trabelsi, stanno influenzando negativamente le forniture di carburante, portando a scene ormai comuni di lunghe code di auto davanti alle stazioni di servizio nella capitale Tripoli e nelle aree circostanti.
Durante una riunione di sicurezza allargata con i direttori della sicurezza della regione occidentale e membri del Comitato per la soluzione della crisi del carburante e del gas, al-Trabelsi ha sottolineato l’importanza di sforzi concertati per monitorare e regolamentare il processo di distribuzione del carburante, introducendo misure volte a prevenire la vendita illegale di barili di carburante sulle strade pubbliche. L’approccio del ministero prevede il coordinamento con le direzioni della sicurezza per monitorare i camion del carburante fino alle stazioni e fornire supporto necessario per garantire la sicurezza e l’efficacia nella distribuzione. Il Ministro ha anche dichiarato inaccettabile qualsiasi interferenza nel lavoro della polizia, che svolge un ruolo cruciale nel garantire che il carburante raggiunga i cittadini in modo ordinato.
Questo scenario si inserisce in un contesto geopolitico complesso in cui la stabilità interna della Libia è influenzata da dinamiche regionali e da una rete di interessi economici e politici che coinvolgono attori locali e internazionali. La gestione delle risorse energetiche è fondamentale non solo per l’economia nazionale ma anche per il mantenimento dell’ordine pubblico e della legittimità del governo di unità nazionale, che continua a navigare tra sfide di sicurezza e pressioni politiche interne. L’efficacia delle misure adottate per contrastare il contrabbando e migliorare la distribuzione del carburante avrà implicazioni significative non solo per la quotidianità dei cittadini libici ma anche per la stabilità politica del paese, influenzando potenzialmente gli equilibri di potere e le dinamiche di conflitto in una regione già segnata da tensioni e conflitti.