Libia. Dirottato aereo su Malta: i sequestratori sono sostenitori di Gheddafi

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Si sono aresi verso le 15.45 alle autorità maltesi i due dirottatori dell’A320 dell’Afriqiyah Airlines proveniente da Sebha, nel sudovest della Libia, diretto a Tripoli con a bordo 118 persone, di cui 7 membri dell’equipaggio.
Come ogni venerdì l’Afriqiyah Airways ha fatto partire il volo, ma ad un certo punto due uomini armati hanno preso il controllo del velivolo e hanno costretto il pilota a puntare verso Malta, dove è atterrato. Si è appreso che già al momento del dirottamento vi sono stati contatti fra i due e la torre del controllo di Tripoli, che ha tentato di convincerli a non fare del male ai passeggeri.
Appena l’aereo è atterrato all’aeroporto di Luqa, a Malta, sono iniziate due ore di trattative per la liberazione degli ostaggi, cosa avvenuta, ma i due dirottatori hanno trattenuto il capitano e il secondo pilota nel tentativo di scambiarli con la promessa della concessione dell’asilo politico.
Si sono poi arresi ed a comunicare la fine della crisi è stato attraverso Twitter il premier maltese Joseph Muscat, il quale ha scritto che “I pirati dell’aria si sono arresi, sono stati perquisiti e posti in stato di detenzione”.
Il pilota dell’aereo, Ali Milad, ha poi affermato che i dirottatori volevano far atterrare l’aereo a Roma.
In un primo momento si è temuto che ad operare il dirottamento potessero essere jihadisti dell’Isis, ma poi i due si sono dichiarati membri di al-Fatah al-Gadida, formazione presente nel sud della Libia composta da sostenitori dell’ancien régime, cioè di Gheddafi.
Uno di loro, un 23enne della tribù di Toubou, ha anche detto di voler costituire un partito pro-Gheddafi, cosa vietata dalla nuova Costituzione. Nel lasciare l’aereo ha sventolato la bandiera verde dell’era di Gheddafi.