Libia. Elezioni unica via di uscita dalla crisi

di Vanessa Tomassini – 

Nonostante persistano diversi problemi legati alle milizie armate e un alto livello di corruzione, in Libia, come rivelato da alcune indiscrezioni trapelate sui media riguardo il lavoro effettuato dalla commissione degli esperti delle Nazioni Unite, la maggioranza della popolazione sembrerebbe d’accordo sul fatto che le elezioni rappresentino l’unica strada percorribile per uscire dalla crisi. Ad affermarlo per primo è stato lo stesso capo dell’Alta Commissione Nazionale per le elezioni, Imad al-Saiah, spiegando che il procrastinare della chiamata alle urne non fa altro che generare e prolungare i conflitti armati, accentuando le differenze che esistono al momento. Al-Saiah ha aggiunto che la Commissione ha preso tutte le misure necessarie affinché il legittimo processo elettorale possa avvenire in modo regolare il prossimo settembre.
Più o meno dello stesso avviso anche il portavoce dell’autoproclamato Libyan National Army (LNA), Ahmed al-Mismari, che in un comunicato di domenica ha dichiarato che l’esercito nazionale accetterà il risultato, qualsiasi esso sarà. “Non c’è altra via” per uscire dalla situazione di stallo, ha ammesso al-Mismari, avvisando la comunità internazionale, ritenuta responsabile delle vittime degli ultimi anni, di lasciare la questione in mano ai libici per sbrigarsela da soli. Infine il portavoce ha precisato che tutti vogliono raggiungere la riconciliazione, ad eccezione di Daesh ed al-Qaeda, che hanno più interesse a dividere la Libia, ma che l’esercito continuerà sempre a combattere contro il terrore.