Libia. Fatti scendere con la forza i 71 migranti che non volevano lasciare la Nivin

La nave era partita da Savona ed era diretta a Misurata, ma al largo della Libia ha raccolto 78 migranti.

di Ali Ahmed

Fonti dell’autorità portuale hanno confermato che la nave commerciale “Nivin” è pronta a lasciare in serata il porto di Misurata, dove era ferma da 12 giorni con 71 migranti a bordo, i quali si rifiutavano di scendere. Gli immigrati, inizialmente 78, erano stati recuperati in mare dallo staff del cargo la notte tra il 7 e l’8 novembre. Inutile ogni tentativo di mediazione, nei giorni scorsi era intervenuta anche una delegazione di diplomatici per convincere migranti e possibili rifugiati a scendere, senza alcun successo.
Non è chiaro come i clandestini, sui quali ora pende l’accusa di pirateria, siano riusciti a comunicare con i giornalisti creando un caso mediatico. Sull’accaduto il ministro degli Affari Esteri libanese ha rilasciato una nota in cui conferma che martedì 20 novembre le forze di sicurezza libiche hanno fatto irruzione sulla motonave costringendo i migranti a scendere. La situazione era divenuta incadescente, secondo il racconto dei presenti, dopo che i migranti avevano minacciato di dare fuoco all’imbarcazione.
La vicenda si è conclusa senza alcuna vittima, mentre alcune persone sono state condotte in ospedale per accertamenti. Il ministero libanese ha anche espresso “gratitudine per l’ambasciatore in Libia, Mohammed Sakina, ed il capitano della nave, Bassam Sabat, per i loro sforzi che hanno contribuito a porre fine alla crisi”. Il ministero degli Affari Esteri e degli Emigrati ha inoltre ringraziato tutte le autorità libiche, in particolare quelle di Misurata. La nave riprenderà il suo viaggio dopo aver riparato alcuni danni al quadro elettrico.
La Nivin, battente bandiera panamense, è una nave da cargo partita il 3 novembre da Savona e diretta al porto di Misurata, dove è arrivata il 10 novembre.