Libia. Gutierres silura Kobler: è il palestinese Fayyad il nuovo inviato dell’Onu

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Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha individuato nell’ex primo ministro palestinese Salam Fayyad il nuovo inviato speciale per la crisi Libica, il quale prenderà il posto del tedesco Martin Kobler, a sua volta succeduto a Bernardino Leon.
Sono state le fazioni libiche, quindi anche i governi di Tobruk e di Tripoli, a chiedere la sostituzione di Kobler, il quale, a quanto si vociferava, aveva chiesto alla cancelliera tedesca Angela Merkel di adoperarsi presso il Palazzo di Vetro per mantenere l’incarico.
Di fatto il potente generale “di Tobruk” Khalifa Haftar si era rifiutato di riceverlo da diversi mesi, ma anche il premier “di Tripoli”, cioè del governo riconosciuto dalla comunità internazionale, Fayez al-Serraj, aveva chiesto a Gutierres di sostituirlo.
Di fatto la situazione della crisi libica è in fase di stallo, ma un elemento nuovo potrebbe essere rappresentato dalla comparsa sullo scenario politico del Cremlino, in cui lo stesso Haftar ha riposto fiducia.

Martin Kobler. Foto Onu.
Il 6 febbraio Kobler si era recato a Mosca, e a termine dell’incontro il ministero degli Esteri russo aveva riferito di “un franco scambio di opinioni sulla situazione attuale in Libia” e della “discussione di vari aspetti dell’attuazione dell’accordo politico” scaturito dal vertice di Skhirat del dicembre 2015. “La parte russa – riportava la nota di fine incontro – ha confermato la necessità di portare avanti il lavoro sulla formazione di un governo unitario in Libia, i rappresentanti di tutte le principali forze politiche, gruppi tribali e regioni del paese. In questo contesto, si sottolinea l’importanza di una rapida soluzione su accordi concordati sulle restanti questioni controverse, che permetteranno ai libici di iniziare ad attuare pressanti questioni nazionali, tra cui contrastare la minaccia terroristica”.