Libia. Haftar annuncia il coprifuoco nelle aree sotto il suo controllo

di Vanessa Tomassini –

Il generale Khalifa Haftar, comandante del Libyan National Army (LNA), ha annunciato un coprifuoco dalle 18,00 alle 6,00 del mattino in tutte le aree sotto il suo controllo per prevenire la diffusione del coronavirus, Covid-19. La decisione è stata già disposta dal Ministero dell’Interno del governo ad interim. Sono escluse dalla decisione le ambulanze e gli ufficiali incaricati di controllare l’implemento delle misure preucazionali.
Martedì il portavoce dell’LNA, il maggior generale Ahmed al-Mismari, ha annunciato di essere in quarantena con il suo staff in seguito ad un viaggio all’estero. Il portavoce ha precisato che nessuno della squadra presentava sintomi del nuovo virus, specificando che si tratta di una misura preventiva nel rispetto della salute pubblica.
Intanto ve ambasciate di Algeria, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti insieme alla delegazione dell’Unione Europea e ai governi di Tunisia e Emirati Arabi Uniti, seguiti da Turchia e Canada, invitano tutte le parti in conflitto in Libia a dichiarare un’immediato cessate-il-fuoco e l’arresto del continuo trasferimento di tutto l’equipaggiamento militare e del personale in Libia al fine di consentire alle autorità locali di rispondere alla sfida senza precedenti rappresentata dal virus Covid-19.
La dichiarazione congiunta afferma di sostenere fortemente gli sforzi delle autorità sanitarie libiche in tutto il paese mentre si uniscono in uno spirito di coesione nazionale e li esorta ad adottare tutte le misure necessarie per sostenere la salute e il benessere di tutti i libici.
La dichiarazione aggiunge che una tale tregua consentirebbe anche ai combattenti di tornare a casa per fornire assistenza ai parenti che potrebbero essere a rischio più elevato. Hanno espresso forti speranze che una tregua umanitaria faciliterà la leadership di entrambi i partiti libici ad accettare il progetto di cessate il fuoco facilitato dalle Nazioni Unite il 23 febbraio raggiunto a Ginevra nel quadro della Commissione militare congiunta intra-libica 5+5 e tornare al dialogo politico.
UNSMIL ha espresso sostegno alla dichiarazione aggiungendo che mentre l’UNSMIL continua i suoi sforzi nel facilitare un dialogo intra-libico sulle tracce politiche, militari ed economiche, esorta tutte le parti in Libia a compiere il passo coraggioso unificando i loro sforzi per affrontare questa pandemia.
“Covid-19 non ha affiliazioni e penetra tutti i fronti”, ha dichiarato UNSMIL invitando tutti i libici a unire le forze immediatamente prima che sia troppo tardi per fronteggiare questa travolgente minaccia in rapida espansione, che richiede il consolidamento di tutte le risorse e gli sforzi per la prevenzione, consapevolezza e cura di possibili vittime. Ovviamente l’appello è rimasto finora in ascoltato e pesanti combattimenti proseguono ad intermittenza negli assi a sud di Tripoli e Misurata.