Libia. Haftar bombarda Tripoli, al-Serraj si ritira dai colloqui

Erdogan contro la missione europea di contrasto ai traffici di armi.

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A seguito dei bombardamenti di ieri e di oggi su Tripoli, in particolare sulla zona del porto, effettuati dai miliziani del generale “di Tobruk” Khalifa Haftar, il governo libico di Accordo nazionale guidato da Fayez al-Serraj ha annunciato la sospensione della partecipazione ai colloqui di pace stabiliti alla Conferenza di Berlino, compreso il tavolo “5+5” che vede la partecipazione di cinque alti ufficiali per parte.
A causa dei bombardamenti il personale del porto è stato portato su petroliere che si trovavano fuori il tiro dell’artiglieria.
Haftar conta sulle forniture di armi e di denaro da Emirati Arabi Uniti, Egitto e Arabia Saudita, nonché su diverse migliaia di mercenari, soprattutto sudanesi, mentre a dar man forte ad al-Serraj è la Turchia, che di recente ha inviato nel paese nordafricano miliziani provenienti dalla Siria.
Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan è intervenuto davanti ai dirigenti del suo partito (Akp) affermando che “L’Unione Europea non ha alcuna autorità per prendere una decisione sulla Libia”, con riferimento all’iniziativa portata avanti dalla diplomazia italiana per avviare una missione europea di contrasto al traffico di armi nel Mediterraneo. Il presidente turco ha spiegato che “La Turchia continua a restare dalla parte del governo legittimo della Libia a Tripoli. Se un accordo giusto non potrà essere raggiunto attraverso i negoziati internazionali, sosterremo la legittima amministrazione della Libia nel prendere il controllo dell’intero Paese”.