Libia. Haftar prende Garian e si porta a 80 km da Tripoli

E‘ allarme a Tripoli. Guterres, ‘Non c’è soluzione militare, deve il dialogo’.

di Vanessa Tomassini –

TUNISI. Nel momento in cui il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha incontrato a Tripoli il presidente del Consiglio presidenziale Fayez al-Serraj, le Forze nazionali libiche (LNA) di Khalifa Haftar sono entrate nella città di Garian, a circa 80 km a sud di Tripoli, sulle pendici dell’altopiano del Gebel Nefusa. Il portavoce del LNA, Ahmed al-Mismari, ha confermato in una breve dichiarazione, pubblicata sulla sua pagina Facebook, che l’esercito è entrato a Garian pacificamente, dopo essere stato accolto dai suoi abitanti. L’operazione “per liberare la Libia settentrionale dal terrorismo” è stata lanciata ieri pomeriggio, scatenando l’ira del Consiglio presidenziale del Governo di Accordo Nazionale (GNA), che ha convocato tutti i comandanti della regione centro-occidentale affinché si preparassero a proteggere l’area da tentativi di destabilizzazione, e che ha dichiarato lo stato di emergenza. Per quanto diversi analisti si sono mostrati sospesi dell’iniziativa di Haftar, che a breve avrebbe dovuto ricevere Guterres, in realtà la cosa era nell’aria da settimane e nei giorni scorsi i media vicini al generale hanno trasmesso le immagini di una colonna di 300 blindati e auto “tecniche” in movimento verso la capitale.
Già ieri sera a sud di Gharian diverse fonti hanno riferito di un’escalation di violenza che ha portato all’uccisione di due uomini, uno pro GNA e l’altro appartenente alla coalizione guidata da Khalifa Haftar, ed ancora oggi si hanno notizie di scontri.
La manovra di avvicinamento è stata molto rapida, ed è stata voluta dal comando generale dell’esercito nell’intento di unificare la Libia e di “liberarla dal terrorismo”: questa mattina Guterres si è detto “profondamente preoccupato dai movimenti militari che stanno avendo luogo in Libia e dal rischio di conflitto”. “Non c’è una soluzione militare – ha spiegato il segretario generale dell’Onu -, solamente il dialogo tra libici può risolvere i problemi della Libia. Faccio appello alla calma e alla moderazione mentre mi accingo ad incontrare i leader del paese”. L’inizio delle operazioni militari a dieci giorni dalla Conferenza nazionale e in concomitanza della visita dei rappresentanti dell’Onu può essere visto come una prova di forza da parte del LNA per veder riconosciuto il proprio ruolo a Gadames, o come manifestazione di stanchezza alle proposte della comunità internazionale. Ovvero che non può esserci soluzione senza sicurezza.