Libia. Il Chad chiude il confine dopo la penetrazione di un gruppo ribelle in fuga

di Vanessa Tomassini

Dopo essere stata accolta ad al-Aweinat e Ghat, nel profondo sud al confine con l’Algeria, la coalizione di battaglioni affiliati al Libyan National Army. sotto l’egida del maresciallo Khalifa Haftar, è entrata nella città di Gatroun scortata da una fila di auto in festa ed accolta con gioia dai residenti. L’annuncio, preceduto da foto e video amatoriali che si sono diffusi tra sabato e domenica sui social network, arriva a meno di due mesi dal lancio delle operazioni dell’esercito nella Libia meridionale per liberare la regione dai terroristi e dalle bande armate straniere. Prima di Gatroun, il Libyan National Army aveva annunciato il controllo del bacino di Murzuq e degli impianti petroliferi nella regione, El-Sharara ed El-Feel. L’esercito Nazionale ha preso il controllo dei confini meridionali, annunciando la messa in sicurezza del valico di Essen al confine tra Libia e Algeria, nell’omonimo villaggio, da parte della 25ma brigata di fanteria e della sala operativa della Libia meridionale.
E’ opportuno ricordare che i servizi di sicurezza, i gruppi militari locali e le agenzie dei Paesi vicini hanno iniziato a collaborare con il comando generale dell’esercito libico, coordinandosi. In questo contesto la divisione di intelligence libica e la Sesta brigata fanteria in Sudan sono state in grado di sgominare una banda di trafficanti di esseri umani che stavano trasportando migranti illegali. I giovani, di diverse nazionalità africane e a bordo di due minivan condotti da 5 elementi, sono stati fermati nell’area di Jebel Isa ed hanno rivelato che i trafficanti li stavano deportando in Libia per traghettarli verso le coste europee. L’esercito libico orientale ha confermato il suo impegno per eliminare qualsiasi tipo di traffico. Nel frattempo il governo del Chad attraverso il ministro per la Sicurezza nazionale, Mohammed Aba Ali Salah, ha annunciato la chiusura dei confini con la Libia fino a nuovo avviso, dopo la penetrazione sul suo territorio di una banda di ribelli in fuga dal deserto libico.