Libia. Il re di Giordania, ‘terroristi si sono portati dalla Siria in Libia’

di Vanessa Tomassini

TUNISI. Il re di Giordania Abdallah II ha avvertito nel corso di un’intervista a France 24, fatta durante il suo tour europeo, i Paesi della regione che diverse migliaia di combattenti stranieri hanno lasciato la città siriana di Idlib e sono finiti in Libia. Il monarca giordano ha sottolineato la necessità di affrontare “questa questione con gli amici europei”, rivelando le sue preoccupazioni per un eventuale rafforzamento e reinsediamento del sedicente Stato islamico (Daesh).
Come abbiamo ampiamente documentato, l’invio di ribelli ed estremisti siriani in Libia, attraverso la Turchia, è una minaccia concreta per l’Italia e l’Europa, se si considera la vicinanza geografica con il Paese nordafricano e il rischio concreto di infiltrazioni di elementi terroristici tra i migranti. “Dal punto di vista europeo, e a causa della vicinanza della Libia all’Europa, questo sarà al centro di un’importante discussione nei prossimi giorni”, ha anticipato il re di Giordania ai microfoni di France 24, aggiungendo che è una questione che l’Europa e l’intera regione dovrà affrontare nel 2020
Abdallah II ha dichiarato che l’invio di truppe turche in Libia creerebbe ancora più confusione, esprimendo la speranza la mediazione russa possa contribuire a calmare le cose. Il premier libico Fayez al-Serraj sta partecipando oggi alle negoziazioni a Mosca con il generale Khalifa Haftar, per firmare l’accordo per un cessate-il-fuoco duraturo, entrato in vigore da domenica.