Libia. Impianto di Mellitah: Marsiglia, ‘qualcuno vuole far capire all’Italia che la situazione non è chiara’

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Nonostante in Libia si sia insediato un governo provvisorio di unità nazionale, il cui premier Abdul Hamid al-Dbeibah due giorni fa ha ricevuto il collega italiano Mario Draghi, nel paese continuano ad esservi scontri alla cui base vi sarebbe la frammentazione in tribù spesso autarchiche della popolazione.
E’ così avvenuto che in concomitanza con la visita di Draghi e di Di Maio l’impianto trattamento Eni a Mellitah in Libia venisse ancora messo sotto assedio, ma già oggi il presidente di FederPetroli Italia Michele Marsiglia ha riportato che “al momento la situazione sembra essere sotto controllo. Attendiamo maggiori informazioni da Eni per conoscere lo stato della situazione”. “L’impianto si trova a circa 80 km da Tripoli verso ovest, punto strategico e di partenza del gasdotto che collega la Libia all’Italia”, ha spiegato Marsiglia, il quale ha fatto notare che “Qualcuno in Libia vuol far capire all’Italia che la situazione ancora non è chiara”.