Libia. L’Ue estende il suo sostegno ai comuni per l’accesso ai servizi sociali e di base

di Vanessa Tomassini

Nell’ambito del Fondo fiduciario di emergenza, l’Unione europea per l’Africa ha adottato un nuovo programma del valore di 50 milioni di euro, per migliorare le condizioni di vita e la resilienza delle popolazioni vulnerabili nei principali comuni libici. “Le nuove azioni – recita il comunicato stampa- andranno a beneficio di migranti, rifugiati, sfollati interni, rimpatriati e comunità ospitanti. Formulato congiuntamente dalla Commissione europea e dall’Italia, che ne ha dato annuncio in un Tweet sul profilo dell’Ambasciata a Tripoli, il nuovo programma migliorerà l’accesso ai servizi di base e sociali per le persone vulnerabili e sosterrà la governance locale, in particolare nei comuni libici più colpiti dai flussi migratori incontrollati. L’alto rappresentante e vicepresidente della Commissione europea, Federica Mogherini, ha dichiarato: “Negli ultimi anni abbiamo lavorato a stretto contatto con le autorità libiche centrali e locali, con la società civile e con tutti gli attori che possono portare pace e stabilità in un paese esposto a molte sfide. I comuni svolgono un ruolo chiave e hanno il nostro sostegno: con questa decisione oggi continuiamo l’aiuto essenziale alle municipalità libiche per rafforzare la governance e i servizi pubblici nelle aree più vulnerabili. Questo programma intende rispondere ai bisogni dei migranti e delle comunità locali particolarmente esposte ai flussi migratori”. “L’Unione europea continuerà a stare dalla parte dei libici e di tutti i bisognosi” ha concluso la Mogherini. Il nuovo programma nel dettaglio cercherà di supportare le autorità e le amministrazioni pubbliche locali nel fornire servizi di base come salute, istruzione, acqua, servizi igienici e servizi sociali, migliorando nel contempo l’accesso e la qualità di tali prestazioni, in particolare per le persone più vulnerabili. Le municipalità libiche interessate saranno 24, garantendo così una copertura ampia ed equilibrata in tutto il paese. Il programma sarà attuato dalla Cooperazione italiana, dal Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) e dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF). L’attuazione sarà strettamente coordinata con il governo libico di Accordo nazionale (GNA) e il Consiglio presidenziale, rappresentato dal presidente Fayez al-Serraj al fine di promuovere una migliore inclusione e stabilità. A tal fine, l’Unione europea continuerà a collaborare a stretto contatto con il rappresentante speciale della Missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia, Ghassan Salamè. Il progetto si basa sull’approccio e sugli obiettivi fissati nel piano “Gestire flussi migratori misti in Libia attraverso l’espansione dello spazio di protezione e il sostegno allo sviluppo socio-economico locale” adottato nell’aprile dell’anno scorso. Attraverso il Fondo fiduciario di emergenza dell’UE per l’Africa, ad oggi, l’UE ha già disposto 237 milioni di euro, permettendo di registrare diversi progressi in diversi distretti da Bengasi a Sebha.