Libia. Moavero Milanesi incontra al-Serraj per implementare le relazioni

Ribadito il sostegno al Governo per la Riconciliazione.

di Vanessa Tomassini

Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, è in visita in Libia dopo essere stato accolto all’aeroporto di Mitiga, a Tripoli, dal suo omologo libico, Mohamed Taher Siala, e dall’ambasciatore d’Italia in Libia, Giuseppe Perrone. Il ministro Moavero Milanesi, accompagnato da una piccola delegazione di funzionari, ha avuto una serie di incontri istituzionali negli uffici presidenziali del Governo di Accordo Nazionale per fare il punto della situazione politica del paese nordafricano e rafforzare i rapporti bilaterali tra i due paesi storicamente amici.
Il capo della Farnesina con il ministro Mohamed Siala è stato ricevuto nella sede del Consiglio presidenziale dal premier Fayez al-Serraj, incontro al quale hanno preso parte un certo numero di alti funzionari del Governo e del ministero degli Esteri della Libia. Milanesi ha presentato ad al-Serraj i saluti del primo ministro italiano, Guseppe Conte, ed ha ribadito il pieno sostegno dell’Italia al Governo di Accordo Nazionale. Ha sottolineato la profondità delle relazioni tra i due paesi, che sono radicate nella geografia, nella storia e nella cultura, esprimendo il desiderio dell’Italia di sviluppare rapporti bilaterali in diversi aspetti, inclusi quello della cooperazione politica, della sicurezza e a livello economico. “L’Italia – si legge nella nota diffusa dal Governo libico – è un ponte di comunicazione con l’Unione Europea e il Mar Mediterraneo, come un lago di pace e cooperazione”.
Il capo della Farnesina ha ricordato l’importanza del “Trattato di Amicizia” tra i due paesi firmato a Bengasi nel 2008 da Muammar Gheddafi e dall’allora premier Silvio Berlusconi, che ha gettato le basi per una cooperazione congiunta. Da parte sua il presidente libico ha ringraziato il ministro italiano e la sua delegazione d’accompagnamento, sottolineando le distinte relazioni tra i due paesi amici, ha spiegato che la Libia dalla firma dell’accordo politico ad oggi ha sempre riconosciuto l’importanza di attivare il Trattato di amicizia tra i due paesi e le loro varie sottocommissioni affinché i suoi risultati positivi influenzino le vite dei cittadini italiani e libici.
Il capo del Governo per la Riconciliazione ha poi elogiato il sostegno italiano alla Guardia Costiera libica ed ha auspicato l’attuazione di quanto concordato durante le precedenti riunioni e dalla commissione mista italo-libica, e di ulteriori misure pratiche come programmi di borse di studio per studenti libici, facilitazione del visto, il ritorno delle compagnie aeree italiane e la riapertura dei cieli tra la Libia e l’Italia, ed altri aspetti di cooperazione ed opportunità di lavoro e sviluppo in Libia.
Durante il vertice il ministro Milanesi è stato informato dalla squadra del Consiglio presidenziale degli ultimi sviluppi della scena politica, con particolare attenzione alla disputa dei campi petroliferi nella Mezzaluna ed i porti nel Golfo della Sirte. Il ministro ha avuto anche modo di approfondire il ventaglio di opportunità e i progressi nel settore dell’Oil & Gas che vede protagonista l’italiana Eni e la National Oil Corporation (NOC). All’inizio della settimana NOC ed Eni hanno annunciato che Mellitah Oil & Gas, una joint venture Eni e NOC (50/50), ha avviato la produzione nel primo pozzo Offshore di Bahr Essalam secondo il “progetto Fase2” che completa lo sviluppo del più grande giacimento di gas di produzione offshore in Libia, aumentando la produzione di 400 milioni di piedi cubi di gas standard al giorno (MMSCFD).
Il ministro Moavero Milanesi ed il presidente al-Serraj hanno concordato sull’importanza di lavorare per la stabilità rispettando l’action-plan delle Nazioni Unite, ribadendo piena fiducia nel lavoro del Rappresentante Speciale della Missione di Supporto in Libia, Ghassan Salamè. Il ministro italiano ha anche incontrato il vicepresidente del Consiglio, Ahmed Maiteeq, con il quale ha avuto modo di approfondire alcuni argomenti di interesse comune, tra cui anche il tema dell’immigrazione clandestina. La visita arriva dopo quella di Maiteeq a Roma giovedì che era stata a sua volta preceduta dalla missione a Tripoli del Capo del Viminale e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, lo scorso 25 giugno.