Libia. Momento critico per Haftar, il generale rinuncia al summit in Congo

di Vanessa Tomassini –

Fonti vicine al parlamento di Tobruk ci hanno rivelato che il generale Khalifa Belqasim Haftar avrebbe in programma di muoversi in parlamento per far decadere l’attuale capo della Camera dei rappresentanti di Tobruk, Aguilah Saleh Issa, dopo l’aumento delle differenze di vedute tra di loro. “Mesi fa – afferma la fonte – Saleh ha rifiutato la richiesta del generale di non partecipare al summit speciale in Congo sulla crisi in Libia”.
Il summit, organizzato dall’Unione africana sulla Libia, ha luogo in questi giorni nella Repubblica del Congo. La vicenda dimostra come l’accordo di Skhirat, in scadenza a dicembre, sia sempre più vacillante e come i rapporti tra Tripoli e Tobruk vadano sempre a peggiorare.
Il presidente del Consiglio di Stato di Tripoli, Abdel Rahman al-Sahwili, ha minacciato di boicottare il vertice in caso di presenza del generale libico, come si apprende dal sito informativo libico al-Manara e l’emittente televisiva Libia Panorama.
Haftar ha ritirato la sua partecipazione dal vertice su richiesta della Repubblica del Congo per le minacce di al-Sahwili, di due giorni fa, di disertare il vertice in caso fosse stato presente il generale. “Al-Sahwili ha protestato con i vertici di Brazzaville sostenendo che su questo non avrebbe trattato”, confermano i media. Dopo che l’ufficio stampa del Consiglio di Stato di Tripoli ha confermato la presenza di al Sahwili affermando di sostenere “ogni iniziativa o sforzo per riavvicinare i punti di vista tra le parti libiche e risolvere la crisi in corso”, l’annuncio di Haftar di declinare l’invito attraverso la sua pagina facebook.
Nella Tripoli sottolinea come sia necessario “distinguere tra le rappresentanze politiche e quelle militari presenti al vertice, senza confondere le competenze, ed è necessario bilanciare le rappresentanze militari tra tutte le regioni e le istituzioni presenti sul terreno senza ledere alcuna parte”.
La decisione avrebbe urtato – e non poco – il Cairo, principale alleato del generale Khalifa. La fonte ci ha detto che le intenzioni di Haftar di rovesciare il governo “sono nate dalla crescente pressione su di lui anche da parte della Francia, soprattutto dopo la mancata attuazione dell’accordo di Parigi”.
Se non bastasse tutto ciò, tra i problemi di Haftar, anche la nomina da parte di Fayez al-Serraj dell’avversario militare più importante a Bengasi, Faraj Qaam, come agente del ministero degli Interni, festeggiata dalla tribù Alawakir, che controlla l’ovest di Bengasi.
Tutto questo mentre a Sirte, si riaffaccia con prepotenza l’ombra di Daesh, mai definitivamente scomparso.