Libia. Rapito sindaco di Aziziya. Presidente Consiglio supremo di Wershefana a NG, ‘Basta all’embargo contro l’esercito libico’

di Vanessa Tomassini

Un gruppo armato ha prelevato con la forza il sindaco di Aziziya, Jamal Saleh al-Taif, dalla sua abitazione durante la notte tra venerdì e sabato. Secondo quanto dichiarato dal Consiglio comunale che ha condannato il rapimento, la milizia lo avrebbe portato in un luogo sconosciuto e il loro scopo è quello di interrompere l’attivazione delle istituzioni statali, attraverso la destabilizzazione della città e la sicurezza dei cittadini.
Nella sua dichiarazione il Consiglio ha invitato tutte le autorità di sicurezza della regione a perseguire i sequestratori e consegnarli agli organi giudiziari responsabili. Secondo fonti locali il primo cittadino avrebbe ricevuto messaggi minatori sul suo cellulare i giorni scorsi.
Mohammed Abu Hamid, presidente del Consiglio supremo di Wearshefana, ha rilasciato una dichiarazione al nostro giornale in cui “Deplora e condanna il rapimento del sindaco di Aziziya e chiede ai suoi rapitori di rilasciarlo immediatamente”. Il presidente Abu Hamid ha aggiunto “la piena responsabilità della scomparsa del signor Jamal è delle milizie di Zintan che hanno colpito la regione con il pretesto di combattere il crimine. Invito tutte le milizie a lasciare la zona e le agenzie di sicurezza ad assumersi le loro responsabilità per mettere al sicuro la regione. Il Consiglio Supremo di Wershefana è sorpreso dalle Nazioni Unite e dal Consiglio di sicurezza, i quali hanno tenuto una posizione forte e distruttiva nel 2011 per proteggere i civili ed oggi non assumono nessuna posizione verso le bande e le milizie autrici di omicidi, furti, rapimenti e sparizioni forzate nel paese”. Ha poi concluso: “Facciamo appello a loro affinché venga messa fine all’embargo sulle armi contro l’esercito libico e chiediamo il loro sostegno per l’imposizione e la tutela della sicurezza dei cittadini libici”.

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