Libia. Saif al-Islam Gheddafi annuncia il suo programma “Libia domani”

di Vanessa Tomassini

Ayman Porras, portavoce del Fronte Popolare per la Salvezza della Libia, ha spiegato questa mattina a Tunisi che “La soluzione alla crisi libica non passerà senza vedere il Mujahid, la spada del sangue, avvolta dalle popolazioni tribali, dagli esperti e dalla maggior parte del popolo libico”. Porras ha spiegato che la visione del figlio preferito del rais, Saif al-Islam Gheddafi, è in un progetto storico chiamato “Libia domani”, il programma rivisto sotto nuova luce offre una visione moderna, aperta a tutti i paesi fraterni e amici, includendo il dialogo tra libici, la riconciliazione nazionale e la costruzione di un sistema che garantisce il diritto di uguaglianza per tutto il popolo libico.
È questo il riassunto della convention organizzata dal corpo politico di Saif al-Islam Gheddafi, rappresentato appunto da Ayman Porras come responsabile del progetto di riforma e dall’avvocato esperto in diritti umani, Khaled Ghwell. L’evento, andato in scena nella splendida cornice della capitale tunisina, ha visto la partecipazione di molti sostenitori di Gheddafi e si è avviato con l’esecuzione di un brano popolare dell’artista Mohammad Hassan in una sala gremita di giornalisti.
La partecipazione di Saif al-Islam Gheddafi al prossimo processo politico ha l’obiettivo di ripristinare la piena sovranità libica garantendone l’identità araba, africana ed islamica; proteggendo le libertà pubbliche e private nel rispetto delle diversità. Il delfino libico mira a restaurare la giustizia sociale e la sicurezza, eliminando il terrorismo e l’illegalità in ogni forma grazie al rafforzamento dell’apparato militare e al ritorno di un dialogo nazionale che chiami i giovani alla costruzione della nazione, nonché incoraggiando le iniziative individuali e collettive per creare un’economia nazionale.
La Libia di domani di Saif al-Islam Gheddafi sarà, nell’ottica di chi ha parlato alla convention, una Libia aperta a tutti, senza esclusioni o marginalizzazioni. “Un progetto non solo locale, ma globale”, ha sottolineato Porras citando Saif ed aggiungendo che “La Libia viene mossa dall’esterno e da un governo che fa accordi con le milizie quotidianamente. Tuttavia con la presenza di un buon presidente i gruppi armati verranno eliminati e le armi raccolte in Libia verranno distrutte”. Saif gode del supporto di gran parte del popolo libico e riuscirà in questa impresa.
Infine ha preso la parola l’avvocato Khalid Ghwell, che ha accusato la Corte Internazionale di Giustizia di chiudere un occhio di fronte ai massacri avvenuti e che avvengono in Libia e di concentrarsi su Saif al-Islam ingiustamente, in quanto è stato già giudicato dal sistema giudiziale libico che ha emesso un’amnistia generale. “Lavoreremo per estendere la stabilità e la pace, per salvaguardare la dignità del popolo libico”, ha aggiunto Gwell, confermando che Saif è un uomo libero, si trova in un posto sicuro e presto apparirà ai suoi cittadini.