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L’ambasciatore della Giordania in Libia, Fawaz Aitan, è stato rapito oggi da uomini armati che hanno bloccato l’auto sulla quale viaggiava, ferendo il suo autista. A comunicarlo è stato il ministero degli Esteri di Tripoli, il quale ha emesso una nota in cui si legge che “L’ambasciatore giordano è stato sequestrato questa mattina. Il suo convoglio è stato attaccato da un gruppo di uomini incappucciati che circolavano a bordo di due auto civili”.
Quanto accaduto è solo l’ultimo degli episodi di criminalità e di violenza che interessano la Libia del dopo-Gheddafi, anche nel campo diplomatico: in gennaio è stato sequestrato un funzionario dell’ambasciata egiziana, mentre nel giugno scorso è stata scoperta una bomba in una vettura dell’ambasciata italiana; nel maggio dello scorso anno un ordigno è esploso nel quartiere delle ambasciate, mentre in aprile un’auto-bomba è scoppiata davanti all’edificio di rappresentanza francese ferendo due guardie e danneggiando il muro di cinta.
L’11 settembre 2012 è stato ucciso, insieme a quattro funzionari ed a una decina di poliziotti libici, a Bengasi l’ambasciatore Usa Chris Stevens, in un attacco al consolato.
