Libia. Si ribalta un barcone di migranti, almeno cento i morti

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Un gommone di migranti si è ribaltato al largo della Libia, a nord est di Tripoli, e si stima che le vittime siano un centinaio. Il natante gonfiabile, che tentava la traversata in condizioni del mare proibitive, portava 130 migranti africani diretti in Italia, e secondo Giuseppe Creazzo di Sos Mediterranee “è impossibile che ci siano sopravvissuti”. La Sos Mediterranee aveva ricevuto e sos di altrettante imbarcazioni 48 ore prima.
Per la portavoce dell’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni – Onu) Safa Msehli “Gli Stati sono rimasti inerti e si sono rifiutati di agire per salvare le vite di oltre 100 persone. Loro hanno implorato e lanciato chiamate di emergenza per due giorni, prima di affondare nel cimitero blu del Mediterraneo. È questa l’eredità dell’Europa?”.
Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli è intervenuto affermando che “Non si perda altro tempo e non si metta a rischio altra povera gente. I governi nazionali diano poteri e mandato all’Unione Europea per intervenire, salvare vite, realizzare corridoi umanitari e organizzare un’accoglienza obbligatoria. È necessario perché è oramai chiaro che le politiche nazionali non sono in grado di gestire con umanità ed efficacia i movimenti di migranti e richiedenti asilo. È su queste omissioni che si misurano le responsabilità delle morti in mare. Sulle dinamiche di questa ennesima strage, il Parlamento europeo vuole che sia fatta subito chiarezza e accertate eventuali colpe”.