Libia. Sirte al centro dei combattimenti. Riunione a Bruxelles, ‘la soluzione è politica’

Notizie Geopolitiche –

Dopo che ieri le forze del generale “di Tobruk” Khalifa Haftar hanno preso la città di Sirte, situata a 400 chilometri ad est della capitale e che ha dato i natali a Muammar Gheddafi, oggi le milizie della tribù di Misurata, fedeli al governo “di Tripoli”, hanno lanciato una controffensiva per cercare di riprendere le posizioni perse
L’interfax ha riportato che “le forze del governo al-Serraj di Tripoli hanno ripreso il controllo della città”, arrestando diversi combattenti fedeli ad Haftar e “sequestrando 20 pezzi di artiglieria”. Sempre secondo l’Interfax nei combattimenti sarebbero morti una cinquantina di miliziani sostenitori di Haftar, mentre da fonti libiche si è appreso che l’esercito regolare sarebbe riuscito ad avanzare lungo l’asse sud-est.
In Libia dovrebbero arrivare a breve i primi militari turchi a sostegno di al-Serraj, in quello che sta diventando, com’è avvenuto in Siria, una sovrapposizione di conflitti in un connubio di politica e religione, un’iniziativa quella di Recep Tayyp Erdogan che si contrappone all’immobilismo della comunità internazionale.
A Bruxelles intanto va in onda l’ennesima riunione in cui si auspica la soluzione politica della crisi. I ministri degli Esteri di Italia, Francia, Gb e Germania sono seduti intorno ad un tavolo per discutere della crisi libica con il Pesc josep Borrell, e Luigidi Maio ha affermato che “La situazione sul terreno in Libia è molto delicata, ma questo non significa che l’Ue debba restare immobile”. Ha quindi aggiunto che “Continuiamo tutti a ritenere che non esista alcuna soluzione militare e ne discutiamo oggi in sede europea”, auspicando che “L’Ue, questa volta, dimostri di saper fare l’Ue”.