Libia. Tripoli rompe i rapporti con la Francia. Trump chiama Haftar, ‘serve transizione democratica’

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Il generale ribelle di Bengasi Khalifa Haftar si è detto oggi certo di riuscire a prendere Tripoli entro 7 – 10 giorni, ma oggi i suoi combattenti sono stati sconfitti a Garian, la prima città conquistata ai primi di aprile. Mentre il bilancio delle vittime continua a salire, così come quello degli sfollati, la partita continua ad essere anche diplomatica, con il governo di Tripoli che ieri ha accusato direttamente la Francia di Emmanuel Macron di fomentare la guerra sostenendo Haftar, e che ha interrotto la cooperazione con Parigi. La nota emessa dal Governo di Accordo nazionale riporta che “Qualsiasi relazione con la parte francese nell’ambito negli accordi bilaterali nel campo della sicurezza si fermerà”. A Tripoli, in piazza dei Martiri, vi è stata una manifestazione contro Haftar e contro la Francia, con cartelli che riportavano Macron sovrastato da una croce rossa e con la scritta “lasciaci in pace”.
Oggi vi è stata anche telefonata del presidente Usa Donald Trump ad Haftar, dopo che ieri il premier italiano Giuseppe Conte ne aveva chiesto l’intervento. “Il presidente – si legge nella nota della Casa Bianca – ha riconosciuto il significativo ruolo di Haftar nel combattere il terrorismo, e i due hanno discusso una visione comune per la transizione della Libia verso un sistema politico stabile e democratico”.