Libia. Tripoli: tentativo di golpe per rovesciare il governo mediato dall’Onu

Notizie Geopolitiche

Nel giorno in cui il generale Khalifa Haftar, capo dell’esercito del governo non riconosciuto “di Tobruk”, si è recando in visita sulla portaerei russa Ammiraglio Kuznetsov di rientro dalla Siria, da Tripoli sono arrivate notizie circa un tentativo di golpe ad opera di non meglio precisate milizie islamiste fedeli all’ex premier Khalifa al-Ghweil.
Non si tratta del primo tentativo di rovesciare il governo di unità nazionale guidato dal Fayez al-Serraj, il quale è frutto delle mediazioni Onu condotte prima condotte da Bernardino Leon e poi da Martin Kobler, tant’è che le stesse milizie fedeli ad al-Ghweil avevano tentato una sortita simile a quella di oggi.
Lo sfondo è quello di un paese fuori controllo, in realtà esistente solo sulla carta poiché frammentato in oltre 130 tribù in guerra per tutelare ciascuna i propri interessi. Tant’è che Tripoli venne occupata dalle milizie islamiste e di Misurata, le quali scacciarono quelle di Zintan e costrinsero il governo allora riconosciuto, frutto delle elezioni di giugno 2014, a fuggire a Tobruk.
Una delle principali forze dei conquistatori di Tripoli erano le milizie di “Alba della Libia”, una costellazione di gruppi islamisti tra i quali il principale era Ansar al-Sharia. Il governo “di Tobruk” godette ancora per mesi del riconoscimento dell’Italia e della comunità internazionale, ma poi la fiducia venne data da Tripoli, lasciando a Tobruk solo il supporto dell’Egitto.
A Tripoli ad Omar al-Hassi seguì al-Ghweil, il quale venne messo da parte con gli accordi di mediazione che portarono il premieranno all’attuale Fayez al-Serraj.
Le notizie da Tripoli indicano che i miliziani islamisti avrebbero preso il controllo di tre ministeri e che scontri vi sarebbero stati nel centro della città.
L’ambasciata Giuseppe Perrone, che solo due giorni fa a riaperto la rappresentanza diplomatica italiana, ha tuttavia riferito all’Ansa che “Non mi risulta alcun golpe in atto, le sedi istituzionali nelle quali opera il governo di accordo nazionale sotto la guida di al-Sarraj continuano a lavorare”.
La pagina Facebook di “Armylibya1” (ma non ci sono altre fonti) ha riportato che forze speciali italiane si sono schierate presso la base navale di Abu Sei in rafforzamento della guardia presidenziale, e che è stata costituita una sala operativa congiunta.
Fonti riferiscono che le Brigate Rivoluzionarie di Tripoli hanno dichiarato lo stato di emergenza nella capitale.