Libia. Turchia furiosa contro Ue ed Irini per le sanzioni, ‘aiutate Haftar e punite il GNA’

di Vanessa Tomassini

La Turchia afferma che le sanzioni dell’Unione Europea contro un’azienda turca accusata di aver infranto un embargo sulle armi delle Nazioni Unite contro la Libia hanno mostrato i doppi standard e la posizione pro-Haftar dei Paesi europei.
Lunedì l’Ue ha congelato i beni della compagnia Avrasya Shipping, il cui cargo Cirkin è stato utilizzato per trasportare armi e mercenari in Libia, oltre ad essere stato al centro di un incidente navale tra Francia e Turchia, entrambi paesi membri della NATO, lo scorso giugno.
Ankara nega l’accusa di traffico di armi e afferma che la nave trasportava aiuti umanitari. “L’operazione IRINI dell’Ue premia Haftar e punisce il governo libico riconosciuto dall’ONU”, ha riportato il ministero degli Esteri turco, aggiungendo che le sanzioni non avrebbero alcun valore.
Il ministero, nella dichiarazione pubblicata dall’agenzia turca Anadolu, ha affermato che l’Unione Europea deve abbandonare la sua posizione di parte e muoversi con la Turchia nel quadro della consultazione e della cooperazione, se vuole sicurezza e stabilità nella regione.
Ankara ha sostenuto il Governo di Accordo Nazionale (GNA) fornendo armi, equipaggiamenti e migliaia di uomini in seguito alla firma di un accordo in materia di sicurezza e difesa, ritenuto illegale dall’Ue e dalla comunità internazionale.
Oltre alle sanzioni contro la compagnia turca, l’Ue ha sanzionato anche due cittadini libici e ad altre due compagnie: Sigma Airlines del Kazakistan e Med Wave Shipping della Giordania. “Quando si cerca di ridurre le tensioni nel Mediterraneo orientale, prendere una decisione così sbagliata è spiacevole”, ha scritto nella nota il ministero degli Esteri turco.
La Turchia si sta preparando ad affrontare altre sanzioni dell’Ue a causa di una disputa con la Grecia e Cipro sulle risorse naturali nel Mediterraneo orientale, sebbene le tensioni tra Ankara e Atene si siano ridotte negli ultimi giorni.