Libia. Unsmil ‘La Comunità internazionale si impegni a rispettare l’embargo in Libia’

di Vanessa Tomassini

Basandosi sulle varie richieste libiche e internazionali per un cessate-il-fuoco, compresa la dichiarazione dell’Esercito nazionale libico (Lna) che annuncia una tregua durante il Ramadan e la risposta del Governo di accordo nazionale (Una) per il quale rimane “la determinazione a difenderci e a colpire i focolai della minaccia in tutta la Libia”, l’Usmil ha invitato entrambe le parti a cogliere questa opportunità per fermare immediatamente tutte le operazioni militari e riprendere i colloqui della Commissione militare congiunta 5 + 5, su base virtuale, se necessario, con l’obiettivo di raggiungere una tregua permanente in base al progetto di accordo proposto dalla Missione il 23 febbraio.
La Missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia ha dichiarato inoltre in una nota di accogliere con favore le iniziative che consentiranno al popolo libico, che ha sopportato il peso di questo conflitto, di osservare in pace il mese sacro del Ramadan. “La Missione – aggiunge – esorta tutte le parti ad astenersi da atti o dichiarazioni provocatori che minacciano le prospettive di una vera tregua e la sua sostenibilità. Ciò include i tentativi di utilizzare i periodi di calma da una parte o dall’altra per rafforzare le loro posizioni”.
Il comunicato conclude quindi chiedendo agli Stati membri che stanno alimentando direttamente il conflitto attraverso la fornitura di armi e mercenari e l’intera comunità internazionale di usare la loro influenza per rispettare e far rispettare l’embargo sulle armi come richiesto dagli esiti della Conferenza di Berlino e sancito dalle Nazioni Unite Risoluzione 2510 del Consiglio di sicurezza. “L’Unsmil – afferma – ritiene che la massima garanzia di un cessate il fuoco durevole non risieda solo sulla buona volontà delle parti in conflitto, ma sull’impegno della comunità internazionale a rispettare i suoi obblighi di perseguire e preservare la pace e la sicurezza in Libia”.