Libyan Audit Bureau chiede congelamento dei conti di 44 aziende locali e 24 straniere

di Vanessa Tomassini – 

In una lettera indirizzata al governatore della Banca Centrale Libica, ai direttori delle banche commerciali e al presidente del comitato sovrintendente alla gestione del bilancio, il presidente dell’Audit Bureau, Khaled Shakshak, ha accusato 44 compagnie locali e 24 straniere di contrabbando di valuta.
Le aziende menzionate nel documento (che riportiamo integralmente) avrebbero commesso reati transnazionali, manipolando e producendo falsa documentazione. L’ufficio ha sottolineato che “il processo di contrabbando di valuta forte ha causato gravi danni all’economia e alla stabilità dello stato”, contribuendo ad inasprire le sofferenze del popolo libico alle prese in questi giorni con l’aumento dei prezzi riscontrato proprio in occasione del mese sacro del Ramadan. Il presidente Shakshak ha invitato le banche ad interrompere i rapporti con le persone e le società menzionate nella relazione e con qualsiasi società ad essi ricollegabile. L’Audit Bureau ha anche vietato l’emissione di carte di credito verso tali soggetti fino a conclusione delle indagini. Sebbene l’ufficio non accenni a tale problematica, è bene ricordare che spesso il fenomeno del contrabbando di valuta si è dimostrato strettamente connesso a reati come il finanziamento al terrorismo, l’usura, la frode fiscale, la contraffazione, l’abusivismo ed altri illeciti in grado di generare capitali “sporchi”.

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