L’Organizzazione di Shanghai rafforza la lotta alla droga

di Francesco Cirillo – 

Nella capitale cinese i paesi della SCO( Organizzazione della Cooperazione di Shanghai) si sono riuniti per organizzare la strategia da utilizzare per combattere il traffico di droga, principalmente proveniente dall’Afghanistan. Il Traffico di oppio ha sempre interessato i paesi centroasiatici ma recentemente la stessa Cina ha iniziato a preoccuparsi di questo fenomeno.
Diverse nazioni stanno attuando azioni per tentare di reprimere il flusso di stupefacenti, ma per ora ogni paese ha operato singolarmente, Pechino sta però ora mettendo sotto la sua lente queste attività. Il governo cinese, con il supporto della SCO, sta infatti aprendo un canale di cooperazione interregionale nell’Asia centrale.
Tra il 2011 e il 2017 gli stati membri della SCO hanno confiscato quasi il 38% dell’eroina che transita per i corridoi dell’Eurasia e il 26% di tutto l’hashish che attraversa il continente eurasiatico.
Il Segretario Generale della Organizzazione di Shanghai Rashid Alimov ha affermato che una solida collaborazione tra gli stati membri dell’organizzazione, tra cui lo scambio di informazioni, è fondamentale per la buona riuscita del progetto.
Per la Shanghai Cooperation Organization la lotta alla droga è tra le principali sfide, infatti coinvolge la sicurezza e lo sviluppo economico degli stati della regione, Pechino ha quindi deciso di colpire il problema alla radice, ossia contrastare e fermare i traffici e le organizzazioni criminali che agiscono in Afghanistan e lo utilizzano come loro avamposto e base operativa nella regione.