Lussemburgo. Crolla il partito di Juncker, incognita sul nuovo governo

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Le elezioni in Lussemburgo, quasi 600mila abitanti, hanno mandato all’aria decenni di schemi politici, con i cristianodemocratici (Csv) dell’ex premier e oggi capo della Commissione Ue Jean-Claude Juncker che hanno perso in modo consistente il consenso per attestarsi al 28%. Giù anche i liberali del premier uscente Xavier Bettel, oggi al 16,6%, come pure i socialisti (16%), mentre a crescere sono stati i Verdi, i Pirati e la Sinistra.
C’è quindi un’incognita su chi governerà il Granducato e con quali partiti: difficilmente potrà ripetersi l’esperienza della legislatura uscente con una coalizione blu-rosso-verde guidata da Bettel.