Macao. Regione amministrativa speciale cinese: aumento casi di COVID-19

di Alberto Galvi

A Macao è allarme tra gli oltre 600mila residenti per l’aumento senza precedenti dei nuovi casi di COVID-19 in tutta la città. Per contenere l’aumento dei contagi sarà necessario svolgere test del coronavirus per tutti gli abitanti almeno tre volte, nella fattispecie tamponi antigenici.
La misura sanitaria arriva dopo che è stato segnalato un consistente aumento dei casi da metà giugno, ed oggi più di 11mila persone sono in quarantena. Sebbene Macao non abbia introdotto un blocco su vasta scala come a Shangai, la città è già in gran parte chiusa. Tutti i servizi governativi non essenziali sono chiusi, compresi le scuole, i parchi, le strutture sportive e di intrattenimento, ed i ristoranti possono fornire solo alimenti da asporto.
I casinò, base dell’economia di Macao, possono rimanere aperti, ma in linea con le istruzioni per i residenti: alla maggior parte del personale è stato chiesto di rimanere a casa, ,a il governo ha detto che non chiuderà le sale da gioco per proteggere i posti di lavoro. Le misure rigorose arrivano dopo che Macao dall’ottobre 2021 è stata in gran parte libera dall’epidemia di COVID-19.
La regione amministrativa speciale della Cina aderisce alla politica zero-COVID-19, che mira a sradicare tutti i focolai a qualsiasi costo, in contrasto con la tendenza globale di cercare la coesistenza con il virus.
Tuttavia Macao ha un solo ospedale pubblico, i cui servizi sono già estesi su base giornaliera. Il territorio ha un confine aperto con la Cina continentale, con molti residenti che vivono e lavorano nella città adiacente di Zhuhai.
I casi di infezioni giornaliere di Macao sono ancora molto al di sotto rispetto che in altri luoghi. Lo scorso mese i casi registrati a Hong Kong sono stati oltre 2mila al giorno.