Malawi. Chakwera è il nuovo presidente

di Alberto Galvi

Nella giornata di ieri il nuovo presidente del Malawi, Lazarus Chakwera del partito MCP (Malawi Congress Party) che ha vinto con il con il 58,57 per cento dei voti, ha prestato giuramento nella capitale Lilongwe.
L’ex presidente Peter Mutharika del partito DPP (Democratic Progressive Party), ha ottenuto il secondo posto, mentre un candidato che non era stato considerato un serio contendente, Peter Kuwani del partito MMD (Mbakuwaku Movement for Development), ha ottenuto il terzo posto.
Chakwera ha guidato una coalizione di nove partiti, chiamata la Tonse Alliance. Il neo presidente eletto ha avuto il sostegno dell’ex presidente Joyce Banda e del vicepresidente del paese, Saulos Chilima, che è arrivato terzo nelle elezioni del 2019. Chilima è stato un tempo alleato del presidente Mutharika con cui ha condiviso successi e insuccessi politici.
La ripetizione delle elezioni presidenziali si è tenuta dopo che la Corte costituzionale ha annullato a febbraio le elezioni dello scorso anno, che ha dato un secondo mandato all’ex presidente Peter Mutharika, a causa di enormi irregolarità.
Lo scorso anno Mutharika fu dichiarato vincitore delle elezioni con il 38,57 percento, davanti a Chakwera che ha ottenuto il 35,41 percento e l’ex vicepresidente Saulos Chillima, che ha ottenuto il 20,24 percento. Mutharika ha guidato il Paese africano dal 2014.
L’Assemblea nazionale è attualmente formata dai seguenti partiti: DPP con 62 seggi, MCP con 55 seggi, UDF (United Democratic Front) con 10 seggi, PP (Peoples Party) con 5 seggi, altri partiti con 5 seggi, mentre 55 membri sono indipendenti e 1 seggio è vacante.
Un tribunale ha annullato le elezioni originali dello scorso anno vinte da Mutharika, citando irregolarità diffuse tra cui l’uso del liquido correttivo nelle votazioni. Era la seconda volta in Africa che un tribunale annullava le elezioni presidenziali a seguito di una sentenza come era già successo in Kenya nel 2017.
In seguito all’annuncio della vittoria di Mutharika alle elezioni del maggio 2019 ci sono state proteste in tutto il Paese che hanno causato scontri a volte mortali.
Il ribaltamento del risultato elettorale del 3 febbraio scorso ha anche forzato un cambiamento nel sistema elettorale con un sistema in cui il vincitore doveva ricevere più del 50 percento dei voti.
Le prestazioni economiche del Paese sono state storicamente vincolate da incoerenze politiche, scarse infrastrutture, corruzione dilagante, elevata crescita della popolazione e scarsi risultati in termini di sanità e istruzione che limitano la produttività del lavoro.
Per questa ragione la stabilità politica di un Paese come il Malawi diventa indispensabile per risollevare la sua economia attraverso il miglioramento del sistema scolastico, l’attivazione di nuovi programmi sanitari e progetti relativi a questioni come l’emancipazione dei giovani, delle donne e degli uomini.
Tra le riforme promesse in campagna elettorale Chakwera si è impegnato ad aumentare il salario minimo a livello nazionale. Il prossimo 6 luglio il neo presidente eletto durante l’inaugurazione della sua nuova carica, dovrebbe delineare il funzionamento degli altri piani di sviluppo del suo nuovo governo.