MALAYSIA. Almeno 13 morti in raid aerei contro ‘Sultanato’

Ansa, 6 mar 13 –

Sono almeno 13 i militanti filippini uccisi ieri nel raid delle forze armate malaysiane nella punta nord-orientale dello stato di Sabah, nel tentativo di respingere il gruppo di circa 200 seguaci del ”sultano di Sulu” che rivendicano proprieta’ ancestrali nell’area, da loro occupata dal 12 febbraio. Lo ha comunicato il ministro della difesa Zahid Hamidi. ”Il totale e’ di 13. Ce ne potrebbero essere di piu”’, ha detto il ministro durante una conferenza stampa indetta a conclusione di una giornata in cui centinaia di soldati di Kuala Lumpur hanno perlustrato le piantagioni della zona, ieri bombardata anche con l’ausilio di jet militari. Assieme alle vittime causate da un primo blitz della polizia lo scorso venerdi’, seguito da rappresaglie dei militanti armati, finora la crisi ha causato un totale di almeno 40 morti. Nel frattempo la famiglia del ”sultano” Jamalul Kiram, che chiede il riconoscimento malaysiano e l’aumento del simbolico ”canone di locazione” del Sabah che Kuala Lumpur paga in base ad antichi accordi, ha annunciato che altri rinforzi sono arrivati dal sud delle Filippine, distanti solo un’ora di motoscafo. Secondo le autorita’ malaysiane, i ribelli potrebbero cercare di mescolarsi alla popolazione locale. Anche il gruppo ribelle filippino Mnlf (Fronte nazionale di liberazione Moro), uno dei maggiori movimenti islamici armati del sud delle Filippine, ha fatto sapere che alcuni suoi guerriglieri si sono uniti alla causa del sultanato di Sulu, privo di potere reale ma dotato di autorita’ morale su molti filippini musulmani. Secondo molti osservatori, dietro le richieste dei militanti c’e’ il malcontento per essere stati esclusi dal recente processo di pace tra il governo di Manila e il Milf (Fronte islamico di liberazione Moro) nell’isola di Mindanao; il Mnlf non ha mai completamente disarmato i suoi militanti, nonostante accordi in tal senso con il governo negli anni Novanta.