Malesia. Continua l’impasse a seguito delle elezioni generali

di Alberto Galvi

Continua l’impasse elettorale malese con nessuna delle principali coalizioni, la PH (Pakatan Harapan) e la PN (Perikatan Nasional), che ha raggiunto la maggioranza semplice per formare un governo. I malesi si sono recati alle urne un mese dopo che il primo ministro Ismail Sabri Yaakob ha sciolto il Parlamento e indetto elezioni generali anticipate.
Ciascuno dei partiti delle principali coalizioni ha le proprie basi di appoggio e questo rende difficile durante le elezioni produrre un vincitore assoluto. Il re della Malesia al-Sultan Abdullah è pronto a tenere un’udienza con i due uomini in lizza per la carica di primo ministro.
Il leader dell’opposizione Anwar Ibrahim e l’ex primo ministro Muhyiddin Yassin hanno affermato di avere sufficiente sostegno tra i deputati per formare un nuovo governo: la coalizione PH di Anwar è risultata vincitrice nelle elezioni dello scorso 19 novembre con 82 seggi, mentre la coalizione BN (Barisan Nasional), ha conquistato 30 seggi. In questa elezione la coalizione PN di Muhyiddin è arrivata seconda con 73 seggi ed è dominata dal PAS (Partito islamico pan-malese). Ad un partito o a una coalizione sono necessari per governare 112 seggi nel Parlamento di 222 seggi
La Malesia per anni ha combattuto contro l’instabilità politica, a causa della facilità con cui i partiti o anche i singoli parlamentari potevano cambiare la coalizione o il partito. Per contrastarla ai legislatori è ora vietato cambiare partito una volta che sono stati votati.