Mali. Dopo nove anni riprendono i voli per Timbuctù

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Dopo quasi nove anni sarà di nuovo possibile recarsi in aereo a Timbuctù, antica capitale carovaniera nel nord del Mali, proclamata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità.
La città si trova in una regione da tempo teatro di incursioni di milizie indipendentiste tuareg o di ispirazione jihadista. Timbuctù era rimasta senza collegamenti aerei da quando, nel 2012, la compagnia Air Mali aveva cessato la sua attività a causa del conflitto in corso nella zona.
A operare il primo volo commerciale dalla capitale Bamako è stata Sky Mali, che ha ottenuto la licenza per operare lo scorso luglio e che ha iniziato a servire alcune delle maggiori città del nord, come Gao, e dell’ovest, come Kayes, anch’esse a lungo isolate per questioni di sicurezza.
A bordo del primo velivolo che ha solcato la pista della storica località, centro commerciale e culturale degli imperi che si succedettero nelle regioni che oggi sono il nord del Mali, anche due ministri del governo di transizione: Makan Fily Dabo, responsabile dei Trasporti, Kadiatou Konaré, della Cultura. I voli per Timbuctù avranno da oggi una frequenza di due volte a settimana e faranno scalo nella città di Mopti, nel centro del Paese.
Secondo fonti citate dalla stampa locale, la riapertura del collegamento aereo e’ stata accolta con soddisfazione dagli abitanti della regione. Restano pero’ ancora nodi relativi alla sicurezza. I vertici di Sky Mali farebbero affidamento sulla collaborazione delle forze armate nazionali, delle truppe francesi della missione Barkhane e dei caschi blu della Missione delle Nazioni Unite in Mali, la Minusma.