Mali. Nuovo tentativo di golpe nella parte meridionale, mentre il nord resta conteso fra tuareg e jihaidisti

di Enrico Oliari –

Nuovo tentativo di golpe in Mali, dove le milizie fedeli al presidente Amadou Toumani Touré, deposto in seguito ad un colpo di Stato il 22 marzo scorso, hanno tentato di prendere il controllo della capitale, Bamako, e  della parte meridionale del paese.
Il Mali, va ricordato, è da diverse settimane spaccato in due, con la parte settentrionale in mano al Movimento di liberazione dell’Azawad, a sua volta diviso in fazioni sempre più contrapposte quali i tuareg e gli jihaidisti, mentre il sud è in mano ai governativi.
La parte interessata al nuovo tentativo di golpe e quindi quella meridionale e ieri sera testimoni hanno parlato di alcuni morti seguiti a scontri presso della televisione di Stato e del centro della città.
In queste ore è apparso nuovamente alla televisione Amadou Haya Sanogo, il capitano che aveva guidato il golpe di alcune settimane fa, il quale ha riferito che la situazione è sotto controllo, che i punti nevralgici della capitale e quindi l’aeroporto sono al sicuro e che gli attacchi dei ‘berretti rossi’ (la guardia presidenziale) sono stati respinti.
Sanogo aveva mantenuto la parola di restituire i poteri agli organismi civili e nel Mali meridionale è attualmente alla guida un governo di transizione.
La situazione nel paese africano è estremamente delicata: dietro al primo golpe vi sarebbero Francia e Usa (lo stesso Sanogo è stato formato negli Stati Uniti), mentre Qatar ed Iran si sono detti pronti a riconoscere l’Azawad in cambio delle licenze di perforazione per il petrolio.
Timbuctù, la cui posizione strategica è rilevante e il cui controllo ha significato l’incipit della spaccatura del Movimento di liberazione dell’Azawad, è in mano alle milizie di al-Qaeda Aqmi, le quali stanno distruggendo (fra le proteste degli abitanti) le molte statue di Alfarouk, un mitico angelo a cavallo, disseminate nella città considerata patrimonio dell’umanità dall’Unesco.