Mali. Scontri interetnici: attaccato villaggio fulani, 135 persone trucidate

di Nunzio Messere

Vi sono con tutta probabilità gli scontri interetnici alla base del massacro avvenuto ieri presso il villaggio di Ogossagou Peulh nella regione di Mopti, nel Mali centrale.
Da quanto si è appreso uomini vestiti da cacciatori hanno assaltato il centro abitato da individui di etnia fulani massacrando almeno 135 persone, compresi donne e bambini.
Un abitante ha raccontato che il villaggio è stato attaccato all’improvviso da uomini vestiti con abiti da caccia tradizionali, ed ha raggiunto che “Nella mia famiglia sono state uccise quasi venti persone, persone bruciate, persone gettate in un pozzo”. Altre testimonianze riferiscono di donne incinte sventrate, uomini dati alle fiamme, persone decapitate col machete, almeno 70 capanne date alle fiamme con le famiglie dentro.
A commettere l’eccidio sarebbero stati uomini della milizia armata Dan Dan Amassagou, guidati da Youssouf Toloba.
L’attacco è del tutto simile a quello avvenuto in gennaio a Kouloghon, quando cacciatori della tribù Dopo sterminarono 37 abitanti fulani del villaggio, situato sempre nella parte centrale del paese, già sconvolto per le guerre dei movimenti secessionisti ed islamisti contro le autorità centrali ed i militari dell’Onu della missione Minusma.
L’ufficio del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha espresso indignazione per l’attacco e ha esortato le autorità maliane a “raddoppiare i loro sforzi per riportare la pace e la stabilità nel Mali centrale”.