Marocco. Al via la seconda sessione del Parlamento: cantieri delle riforme aperti

di Belkassem Yassine

Il Parlamento marocchino ha iniziato la nuova legislatura dando priorità all’esame del progetto di legge finanziaria del 2019, che si focalizzerà soprattutto su istruzione, salute, sicurezza sociale e occupazione giovanile.
Come prevede la Costituzione marocchina, re Mohammed VI ha inaugurato l’apertura ufficiale della sessione legislativa con un discorso con il quale ha messo l’accento sulle questioni legate alla creazione dei posti di lavoro, al rafforzamento di strutture agrarie che potrebbero contribuire benessere ed al consolidamento della cultura della solidarietà e della coesione sociale mediante l’apertura di un cantiere che dovrebbe arrivare tra tre anni. Il discorso avviene sulla scia dei due precedenti del sovrano in occasione della festa del Trono e della commemorazione della Rivoluzione del Re e del Popolo. Il Sovrano ha messo in evidenza le questioni seguenti fissando misure concrete e scadenze precise.

Il mondo rurale al centro delle riforme.
Il mondo rurale resta al centro delle preoccupazioni e deve costituire il luogo per far emergere una classe media che potrebbe cambiare il senso dell’esodo dalle campagne, e ciò tramite un impegno sostenuto di riforme finanziarie e fondiarie.
Il sovrano ha messo l’accento sulla mobilitazione generale di tutte le forze della nazione per attuare con successo tutte le riforme strategiche per il futuro del paese.

Unità nazionale e sostegno ai partiti politici
Facendo richiamo alla forza dell’unità, il re chiamato i deputati a operare in modo unitario per l’interesse nazionale, il quale deve prevalere sugli interessi particolari. L’essenziale è di registrare i risultati attraverso un lavoro collettivo, ha richiamato il sovrano. E poiché è impossibile aprire i cantieri senza un lavoro politico di qualità, il re ha chiesto di aumentare il sostegno economico statale ai partiti politici affinché possano finanziare i lavori di riflessione ed attirare le competenze per un migliore lavoro politico: “È una misura incitatrice perché i nostri partiti politici possano creare i loro think tank”.

Consolidare la cultura di solidarietà sociale.
La questione delle disparità territoriali e sociali costituisce la preoccupazione maggiore per il sovrano. Ha così tenuto a ricordare che la cultura del popolo marocchino ha sempre privilegiato la condivisione e la coesistenza nel paese. Occorre a questo proposito adottare politiche sociali efficaci per preservare la coesione sociale.
Occorre d’altra parte semplificare le procedure che rallentano lo sviluppo degli atti di solidarietà ed incoraggiare il settore privato ad operare in tal senso. Molte aziende partecipano attivamente alle operazioni di solidarietà in conformità con i loro impegni nel quadro dei principi della responsabilità sociale dell’impresa. Occorre passare ora ad un quadro giuridico e fiscale che aumenti il grado dei loro impegni a favore della coesione e la solidarietà sociale.

Il servizio militare per tutti i marocchini, senza distinzione.
I grandi cantieri dell’istruzione, della formazione e del servizio militare restano prioritari. Impegnarsi nel servizio militare è un dovere per tutti i marocchini indipendentemente dalle loro origini sociali o i loro diplomi. Il servizio militare è una reale opportunità per molti giovani nel settore della formazione e dell’accesso al lavoro.

Riforma della formazione professionale ed incoraggiamento all’investimento.
La formazione professionale come fonte di lotta contro la disoccupazione deve essere riformata e deve aprirsi su settori come l’agricoltura ed i lavori della sanità. Le modifiche devono toccare lo statuto delle terre collettive e le leggi che disciplinano l’esercizio della medicina. Molti investitori e di proprietari di ospedali internazionali sono pronti ad investire e poter contribuire alla valorizzazione della qualità delle cure. Occorre di conseguenza modificare il quadro giuridico per attirare gli investimenti.

Marocchini del mondo.
Le competenze marocchine all’estero devono trovare il clima che permette loro di lavorare nel loro paese e di poter mettere le loro competenze scientifiche e professionali al servizio del Marocco.

Uomini di Stato sinceri.
In questo discorso il sovrano ha affermato che il Marocco ha bisogno, oggi più che mai, di veri patrioti animati dalla volontà di difendere gli interessi del loro paese, dei loro concittadini, e che siano impegnati nell’unità. “Il Marocco ha così bisogno di uomini di Stato sinceri ed impegnati a prendersi con abnegazione le loro responsabilità”.

Il Marocco è un paese di opportunità e non di opportunisti.
“Il nostro paese affronta poste in gioco e sfide multipli ed implicati gli uni negli altri”. Per affrontarli “non sono affatto permessi” l’esagerata attesa ed i calcoli stretti, ha avvertito il Re sottolineando che il Marocco deve affermarsi come paese di opportunità e non di opportunisti. Chiunque sia, ogni cittadino marocchino deve usufruire delle stesse possibilità per servire il suo paese ed essere nella stessa uguaglianza con i suoi compatrioti per trarre vantaggio dalle ricchezze nazionali e dalle occasioni d’espansione e d’ascensione sociale.