Marocco. Aperti cinque consolati africani nel Sahara Marocchino

di Belkassem Yassine

Dopo Costa d’Avorio, Gambia e Unione delle Comore, Guinea e Gabon hanno aperto venerdì i loro consolati a Dakhla e a Laayoune, nel Sahara Marocchino.
La cerimonia d’inaugurazione della rappresentanza guineana è stata presieduta dal ministro degli Affari esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini Residenti all’Estero, Nasser Bourita, e dal suo omologo guineano, Mamadi Touré. Mentre quella del Gabon è stata presieduta da Nasser Bourita, e dal suo omologo gabonese, Alain-Claude Bilie-By-Nze.
L’apertura del consolato Guineano a Dakhla riflette una specificità particolare nelle relazioni bilaterali storiche tra Marocco e Guinea, che si sono ben rafforzate grazie alle visite di re Mohammed VI a Conakry nel 2014 e 2017 e alle visite del presidente Alpha Condé in Marocco negli ultimi anni.
“Rabat e Conakry hanno instaurato relazioni basate su solide basi storiche, forti legami umanitari e intese su tutte le questioni regionali”, ha proseguito Bourita, notando che “la Guinea ha sempre avuto una posizione costante, chiara e positiva sulla questione del Sahara marocchino, così come ha sempre sostenuto le legittime posizioni del Regno intorno al suo Sahara”.
“La Guinea è sempre stata al fianco del Marocco in tutte le sue azioni diplomatiche in seno all’Unione Africana (UA) e all’ONU”, ha spiegato, affermando che “l’apertura oggi di un consolato si inserisce in linea con queste posizioni costanti, sin dall’inizio di questo conflitto regionale artificioso intorno alla marocchinita del Sahara”. Il presidente della Repubblica di Guinea, Alpha Condé, ha svolto un ruolo importante nel ritorno del Marocco all’UA, quando era il presidente di tale organizzazione.
Il ministro ha inoltre affermato che “l’apertura del consolato consentirà di interagire con la comunità guineana, di sviluppare le relazioni economiche e commerciali e di sostenere la presenza degli studenti guineani nella regione”.
Al di là della sua portata politica e diplomatica, l’apertura di questa rappresentanza costituisce un mezzo di interazione economica, partendo dal fatto che la città di Dakhla costituisce un collegamento tra il Marocco e la sua profondità africana, ha proseguito il ministro.
“La dinamica dell’apertura di queste rappresentanze diplomatiche è un chiaro messaggio rivolto dal Marocco a coloro che desiderano trovare una soluzione nel quadro della piena sovranità marocchina sulle sue province meridionali e l’integrità territoriale del Regno, dal momento che la marocchinita del Sahara si consolida ogni giorno, attraverso posizioni diplomatiche e misure giuridiche, come l’apertura di consolati, le continue dichiarazioni positive di paesi aventi peso e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza”, ha osservato
Da parte sua il ministro degli Esteri guineano Mamadi Touré ha sottolineato che la decisione di aprire un consolato generale a Dakhla è un atto sovrano della Guinea, che concretizza ancora una volta le posizioni costanti del suo paese nei confronti del Sahara del Marocco sia in seno all’ONU, all’Unione africana (UA) che in altre sedi internazionali e che l’apertura s’iscrive nella continuità del rafforzamento delle relazioni bilaterali al servizio degli interessi comuni dei due Paesi.
“La rappresentanza diplomatica avrà la missione di vigilare sul benessere dei cittadini guineani e di difendere i loro interessi nelle province meridionali del Regno”, ha proseguito Turé, sottolineando che “l’apertura di questo consolato è “un esempio concreto” delle relazioni di cooperazione “distinte” tra Marocco e Guinea”.
A Laayoune, il capo della diplomazia del Gabon ha fatto sapere che l’apertura del consolato generale del suo paese in questa città testimonia il fermo sostegno del popolo e del governo del Gabon al Sahara marocchino.
Soddisfatto delle relazioni “singolari, particolari e strette” tra il Gabon e il Marocco, il ministro gabonese ha invitato la comunità del suo paese a stabilirsi nelle province meridionali del Regno per beneficiare della formazione nei settori della pesca marittima, del turismo, delle energie rinnovabili e nel settore dell’edilizia.